Resta alto il numero degli incidenti mortali sulle strade delle vacanze. Anche in quest’ultimo weekend, a cavallo tra luglio e agosto, sono decedute 61 persone in 52 incidenti mortali. Un dato elevato, anche se si considera che sette incidenti, da soli, hanno causato la morte di 17 persone.
Nonostante gli sforzi di polizia e carabinieri, che hanno impiegato più di 31mila pattuglie per i controlli, l’intervento delle forze dell’ordine sembra una goccia nell’oceano: quasi 27mila le infrazioni rilevate, 38.442 punti della patente “bruciati”, 1500 patenti ritirate, 5mila interventi di soccorso effettuati.
Sono 26 gli incidenti avvenuti tra le 22 e le 6 del mattino, e spesso le vittime erano molto giovani: 16 avevano meno di 20 anni. La metà degli incidenti ha coinvolto veicoli a due ruote.
Sembra dunque evidente che lo spauracchio della patente a punti non sia un deterrente sufficiente: nel 2002, prima dell’entrata in vigore del nuovo codice della strada, gli incidenti mortali erano stati 56, con 62 vittime. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dunque, il calo degli incidenti mortali che ci si attendeva col varo della nuova patente è stato minimo: appena un morto in meno.
