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A tavola consumi record per feste, spesi 1,5 mld

Duecentomila quintali di pasta consumati tra Natale e Capodanno, ottanta milioni di bottiglie di spumante vuote, quattro milioni di tappi di champagne saltati, dieci milioni di pezzi tra cotechini e zamponi, quattromila tonnellate di lenticchie e ancora in tavola vini, formaggi, salumi, olio, legumi e frutta secca per un valore di 1,5 miliardi di Euro. E’ questo il primo bilancio tracciato
dalla Coldiretti sui consumi alimentari, a denominazione di origine controllata, degli italiani.


Durante le ultime festività – precisa la Coldiretti – si è verificato un aumento del 10 % negli acquisti di alimentari Made in Italy ”Doc” mentre si è registrata una diminuzione per prodotti stranieri come il caviale (-15/20%), il salmone (-10/15%) e lo champagne (-20%).

Degli oltre 1,5 miliardi di euro spesi dagli italiani per l’acquisto di prodotti tipici nazionali 600 milioni sono stati destinati a vini e spumanti, oltre 500 a formaggi, 300 a salumi, 15 a extravergini di oliva e 60 a legumi, frutta secca e altri prodotti (4%). Sulle scelte degli italiani ha inciso certamente il bisogno di ottimizzare le spese delle feste con acquisti
utili e di qualita’ che hanno favorito – afferma la Coldiretti – la presenza sulle tavole e sotto l’albero dei prodotti alimentari più conservabili, come appunto vini, extravergini di oliva, salumi, formaggi e legumi secchi.

Se la pasta – riferisce
la Coldiretti Рsi ̬ confermata il piatto preferito dagli italiani, tra i salumi a fare la parte del leone sono stati il prosciutto di Parma e San Daniele, tra i formaggi ad essere stati preferiti sono stati il parmigiano reggiano, il grana padano ma anche quelli del Sud come il pecorino sardo o i
caciocavalli silani.

Molto apprezzato, soprattutto nelle confezioni per omaggi, è stato anche l’olio extravergine d’oliva con le 30 le denominazioni nazionali protette dall’Unione Europea che garantiscono origine territoriale e
metodi di lavorazione.

A questi si aggiungono – conclude la Coldiretti – gli acquisti di vino, con una offerta nazionale di ben 25 vini Docg e 303 Doc che interessano il 34 % della superficie nazionale impiantata a vigneto.
















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