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Vino: il 5 novembre arriva il ‘novello’

Con ventuno milioni di bottiglie (5% in più dello scorso anno) pari a circa 160mila ettolitri di
produzione, il vino Novello è pronto per essere degustato a partire dal 5 novembre. Lo annuncia Coldiretti sottolineando che, grazie a un decreto del ministero delle Politiche Agricole, il novello italiano viene stappato con due settimane di anticipo
rispetto al deblocage del Beaujolais Nouveau previsto per il 20 novembre.


Se sui tempi di uscita del vino ”nuovo” l’Italia batte la Francia, i cugini d’oltralpe mantengono il primato quantitativo comunitario nella vendemmia 2003. Nonostante un calo del 9% quest’anno la produzione vinicola francese sarà infatti di 47,3
milioni di ettolitri, comunque sempre superiore a quella prevista per l’Italia dove si stima un aumento dell’1% per un volume di 45 milioni di ettolitri.

Il Novello, nato negli anni ’50 in Francia nella regione Beaujolais, apprezzato per la sua leggerezza, la bassa gradazione (11 gradi), il bouquet aromatico, la trasparenza del
colore, rosso rubino. Il metodo di vinificazione utilizzato è stato messo a punto dal ricercatore francese Flanzy ed è profondamente diverso da quello tradizionale: le uve del novello, infatti, non vengono pigiate e successivamente fermentate come nel caso dei vini tradizionali, ma viene invece
effettuata la fermentazione direttamente con gli acini interi in modo che solo una piccola parte degli zuccheri presenti si trasformi in alcool, conferendo al vino il caratteristico gusto amabile e fruttato.

Il novello – ricorda Coldiretti – va
consumato preferibilmente nei prossimi sei mesi per mantenere le sue caratteristiche qualitative.
















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