giovedì, 25 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeAttualita'Sassuolo: crocifisso, interviene l'assessore Cavani





Sassuolo: crocifisso, interviene l’assessore Cavani

“Questa vicenda ci pone degli interrogativi e ci chiede di dare delle risposte come italiani, come europei, come occidentali sul significato di quel Legno sul quale si trova appeso Gesù di Nazareth. Il crocifisso, a mio parere, nei secoli ha rappresentato e assunto diversi significati che tutt’oggi mantiene. Il crocifisso è valore religioso, culturale, sociale e perfino antropologico”.

“Per rispondere a quello che è accaduto all’Aquila e per poter costruire un rapporto chiaro e fruttuoso con i fratelli musulmani è bene approfondire questi diversi e per me tutti validi, significati. Per chi è cattolico praticante come il sottoscritto il Crocifisso indica l’Amore che Dio in Gesù Cristo ha avuto per me e per il mondo intero e nel contempo mi sollecita a vivere la vita con quella scelta di fondo, l’amore appunto, perché credo che così facendo avrò il centuplo quaggiù e l’eternità. E’ per ricordare questo che il crocifisso è appeso alle navate delle chiese, alle pareti di una casa dove vive una famiglia cristiana o viene messa al collo di un credente”.

“Nel caso della scuola materna del paese abruzzese, come per le altre migliaia presenti in tutta la penisola, si deve parlare della sua accezione culturale.
Il crocifisso è simbolo della cultura giudaico-cristiana che a sua volta, sia storicamente, politicamente e persino economicamente, oltre che eticamente, ha modellato nei secoli la nostra civiltà. E’ partendo da questo assunto, dall’accettazione di tali riferimenti che non si può e non si deve nemmeno accettare l’inserimento nelle aule delle nostre scuole immagini di altre esperienze religiose perchè non rivestono gli stessi riferimenti storico-culturali che ha avuto nel nostro paese il cristianesimo. Infine penso che questo ‘legno’ possa avere anche un valore educativo per i docenti e gli studenti sul versante antropologico. Potrebbe ricordare a tutti, come ogni giorno, vicino e/o lontano, sulla faccia della terra, vivono tanti ‘cristi’ che soffrono e muoiono senza alcuna colpa e come sia dovere di ognuno far qualcosa perchè questo non avvenga più”.

“Per concludere – aggiunge l’assessore alla Pubblica Istruzione – penso che i bambini e i ragazzi che seguono l’Islam potranno continuare a trovare una vera accoglienza della loro diversità se i ‘grandi’, siano essi genitori, rappresentanti, giudici, sapranno riconoscere e accettare le radici e le tradizioni fondanti il popolo che li accoglie”.
















Ultime notizie