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Influenza: appello pediatri, vaccinazione di massa per bambini

La società italiana di pediatria lancia un appello affinchè quest’anno, anche per evitare falsi
allarmi Sars, vengano vaccinati contro l’influenza tutti i bambini, non solo quelli a rischio per i quali, per altro, la vaccinazione è gratuita.


Oggi in Italia i bambini vaccinati sono solo il 10-15%. L’appello arriva dal cinquantanovesimo congresso della Società scientifica in corso a Roma. Il suggerimento rivolto ai genitori di non mancare l’appuntamento con il vaccino diventa una richiesta per le regioni: dare a tutti i bambini (non solo
quelli a rischio) la possibilità di immunizzarsi contro
l’influenza gratuitamente.

Il vaccino costa una decina di euro ai quali bisogna aggiungere il costo del servizio medico: il
medico di famiglia infatti può chiedere una parcella se la regione non ha previsto campagne vaccinali ad hoc. Inoltre, osserva Gianni Boma, direttore della clinica pediatrica dell’università del Piemonte orientale, ”quest’anno, con l’arrivo dei primi freddi, centinaia di genitori si chiederanno, con qualche linea di febbre, se si tratta di influenza o di Sars”. La vaccinazione di massa, ha ammesso Francesco Tancreti, presidente uscente della Sip, avrebbe quindi l’effetto di ridurre i falsi allarmi, ma anche di
evitare quelle complicanze, che anche se minori rispetto alla popolazione anziana si registrano ogni anno.

Il timore che fino ad oggi ha portato pochi genitori dal medico per vaccinare i figli contro l’influenza è forse quello di rischi collaterali. ”Va detto – ha spiegato Bona – che gli studi più recenti attribuiscono un’efficacia che va dal 77 al 91% dei casi e se si prende l’influenza, molto più lieve e, molto importante, diminuiscono drasticamente le complicanze (in particolare le
otiti).

Sugli effetti collaterali va detto che sono assolutamente trascurabili, mentre è vero che la doppia iniezione è deterrente (il primo anno il richiamo va fatto a distanza di un mese dalla prima iniezione, il secondo anno basta una sola dose).
Oggi però sono stati sviluppati, e già vengono efficacemente utilizzati alcuni vaccini per via nasale. Ma in Italia non sono ancora disponibili.
















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