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Il percorso partecipativo “Tessere la città” alla “Freespace” di Venezia col Liceo Formiggini

Il percorso partecipativo “Tessere la città” sulla riqualificazione urbana delle aree ex ceramiche Cisa Cerdisa sarà portato come esperienza formativa da un gruppo di alunni del Liceo Formiggini alla Biennale di Architettura di Venezia “Freespace”.

Su invito delle amministrazioni Comunali di Sassuolo e Fiorano, il Liceo è stato coinvolto in questa irrinunciabile esperienza favorendo l’attivazione di uno dei principi fondamentali dell’istruzione e dell’educazione sulle nuove generazioni: cioè quello di “saper essere e saper fare per il loro territorio”. Il gruppo di studenti sarà accompagnato anche da una delegazione del Comune di Sassuolo guidata dall’Assessore all’Urbanistica Pasquale Del Neso.

Prof. Gianluca Giannini, coordinatore del progetto: “Trovo grande soddisfazione, sia per la mia professione, che per l’entusiasmo che è emerso negli alunni e nelle alunne del nostro Liceo per aver preso parte a questo “tavolo partecipativo” di riqualificazione urbana. Luogo di confronto dove le nuove generazioni (il nostro futuro) hanno potuto, grazie alla loro consapevolezza e creatività, fornire un supporto calato finalmente nella realtà coeva dove l’aspetto dialogativo nella ideazione di un nuovo volto della città, se pur di un segmento, diventa un vero fondante principio formativo per gli alunni per la loro crescita personale e sociale. Oltretutto i ragazzi porteranno questa importante esperienza formativa all’esame di Stato”.

Il gruppo di lavoro di questi giovani proviene da un segmento operativo della neonata Associazione Studentesca del Formiggini “Renovatio Crew” dove gli alunni si occupano di prendersi cura e migliorano i propri spazi comuni sia a scuola che sulla loro terra. Sono stati effettuati in questi due anni veri e propri restyling all’interno della struttura scolastica rendendola sia accogliente che più funzionale, mentre un gruppo di lavoro che opera sulla tematica della “legalità e cittadinanza” ha eseguito il primo step di riqualificazione a Fiorano del cortiletto ufficialmente intitolato per l’occasione ad Angelo Vassallo.

L’attività in Biennale riguarderà una fase di approfondimento, anche tecnico, su quanto gli alunni e le alunne hanno potuto proporre, pur livello ideale, nel Tavolo Partecipativo confrontandosi, oltre che con la cittadinanza, anche con figure professionali deputate a questo importante intervento pubblico. A Venezia infatti questi giovani potranno, tramite il supporto di tutor che operano a livello internazionale, prendere visione di ciò che hanno pensato per l’area ex Cisa e Cerdisa tenendo in “Considerazione la Terra come un Cliente”: una visione che implica una serie di responsabilità a lungo termine; la capacità dell’architettura di promuovere e supportare l’importante contatto che sussiste tra le persone e lo spazio… proprio ciò che chiamiamo Freespace. “Una società che cresce e progredisce quando gli anziani piantano alberi alla cui ombra sanno che non potranno sedersi”: proverbio greco.
















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