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Sassuolo: lotta alla zanzara tigre

zanzara-tigreL’innalzamento delle temperature di questi giorni prossimi giorni favorisce il proliferare delle zanzare ed in particolare della “tigre”. Dalla giornata di ieri  è iniziato il secondo ciclo di trattamenti larvicida delle caditoie pubbliche, ma anche nelle abitazioni private è possibile intervenire. Di seguito alcuni consigli utili forniti dal servizio Sanitario della Regione Emilia Romagna.

Cosa possono fare i cittadini

La lotta alla Zanzara Tigre non può avere esiti positivi senza un attivo coinvolgimento della popolazione. I siti a rischio di infestazione da Zanzara Tigre nelle aree pubbliche sono infatti solo il 20-30% del totale. Il rimanente 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata. E’ quindi necessario che i cittadini mettano in atto misure di prevenzione e di trattamento nelle aree di loro competenza.

Cosa fare:

trattare regolarmente i tombini, almeno fino a tutto settembre, le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi che dovranno essere a base di:

– Diflubenzuron o Pyriproxyfen in formulazione granulare, in compresse o liquida, da             applicare ogni 4 settimane, secondo le indicazioni riportate sul foglio illustrativo;

– Bacillus thuringensis israeliensis, prodotto da applicare ogni 7 giorni (confezioni in compresse o in gocce,  da diluire in misura di 20 gocce in 1 litro di acqua, sufficienti per 4 tombini).

Questi prodotti sono in vendita i presso le farmacie  o nei negozi specializzati (consorzi agrari ecc…) dove saranno fornite le informazioni necessarie al loro utilizzo.

Eliminare i sottovasi e, ove non sia possibile, evitare il ristagno di acqua al loro interno ovvero riempirli di sabbia;

Verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite;

Coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese;

Tenere pulite fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi che sono predatori delle larve di Zanzara Tigre.

Cosa non fare:

accumulare copertoni e altri contenitori che possono raccogliere anche piccole quantità di acqua stagnante;

lasciare che l’acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiale e legna;

lasciare gli annaffiatoi e i secchi con l’apertura verso l’alto;

lasciare le piscine gonfiabili e altri giochi pieni di acqua per più giorni;

svuotare nei tombini i sottovasi o altri contenitori;

disperdere nell’ambiente rifiuti nei quali possa raccogliersi acqua piovana come bottiglie, lattine, bicchieri, sacchetti di plastica.

 

Come proteggerci dalle punture

Per difendersi dalle malattie anche gravi trasmesse dalle punture delle zanzare e dei pappataci, il modo più sicuro è evitare di farsi pungere. Bastano alcuni semplici accorgimenti.

Abbigliamento e prodotti repellenti

• Gli strumenti di protezione individuale più efficaci sono gli indumenti e i prodotti repellenti per gli insetti.

• Per evitare le punture è consigliabile vestirsi sempre di colori chiari, indossare pantaloni lunghi, maglie a maniche lunghe, e non utilizzare profumi.

• È consigliabile ridurre al minimo la presenza delle zanzare all’interno delle abitazioni utilizzando zanzariere, condizionatori e apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine o zampironi, ma sempre con le finestre aperte.

Per avere informazioni si può telefonare ai numeri gratuiti del

–           Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia-Romagna – Numero verde  800 033 033 (sito internet: www.zanzaratigreonline.it);

–           URP Comune di Sassuolo – Numero verde  800 218 809 (sito internet: www.comune.sassuolo.mo.it);

Il Comune di Sassuolo ha affidato ad un’apposita ditta il trattamento periodico con prodotti larvicidi dei tombini, delle caditoie e di tutti i potenziali ristagni d’acqua nelle aree pubbliche.
















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