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Bilancio agricolo, i primi sei mesi dell’anno visti da Confagricoltura Modena

Eugenia-BergamaschiSei mesi sui campi e un bilancio a tinte più nere che verdi. La presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi fa il punto della situazione della prima metà dell’anno. Sei mesi che hanno confermato le difficoltà di fare impresa in agricoltura in Italia, difficoltà ingigantite da alcune decisioni della UE che fanno discutere.

«Sono stati sei mesi molto complicati, – spiega la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi – la situazione è pesante e le prospettive non sono rosee. La recente notizia della proroga dell’embargo russo sugli alimentari è pessima per gli imprenditori agricoli: i consumi interni vanno a rallentatore, si parla di ripresa, ma noi ancora non la vediamo e l’export rimane una leva decisiva per tante nostre imprese. Rinunciare ad un mercato nuovo, interessante e risso come quello russo è un grosso limite per i nostri imprenditori».

Il quadro è reso ancora più complesso dalle decisioni di Bruxelles, che dopo l’ok alla riduzione dei dazi doganali sulle arance del Nord Africa, ora vuole la fine del divieto di utilizzo di latte in polvere nella produzione lattiero-casearia: «Fare parte della UE – commenta Bergamaschi – per gli agricoltori diventa così più un limite che un’opportunità: i paesi del sud Europa, quelli che producono cibo, devono fare lobby per difendere i propri diritti. E soprattutto il Governo ci deve tutelare in sede europea: è ora di smettere di vedere l’agricoltura solo come un bancomat, i terreni per un imprenditore agricolo sono beni strumentali. Dai cereali alle pere, dal vino al Parmigiano e ai suini, i prezzi sono in calo da anni: servono politiche di sostegno e tutela dei produttori delle nostre eccellenze. Troppo spesso – conclude Bergamaschi – ci si dimentica che se gli italiani mangiano tutti giorni cibo di qualità è grazie al lavoro degli agricoltori».

 
















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