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Venerdì, in Fondazione San Carlo, conferenza di Judith Revel

Judith-RevelVenerdì 22 maggio proseguono gli incontri organizzati dalla scuola di Alti Studi della Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5 ).  Judith Revel terrà la conferenza dal titolo Dall’Io al Noi. Reinventare il comune delle nostre vite.
Revel è docente di Filosofia contemporanea e membro del laboratorio di ricerca Sophiapol presso l’Université Paris Ouest Nanterre La Défense. È inoltre membro del comitato scientifico del Centre Michel Foucault e dell’Institut mémoires de l’édition contemporaine. Ha dedicato le sue ricerche all’opera di Michel Foucault, con particolare attenzione alla relazione tra filosofia del linguaggio e letteratura e al passaggio dalla biopolitica alla soggettivazione. Inoltre, facendo riferimento alla filosofia e alla letteratura del secondo dopoguerra, ha esteso le sue indagini teoriche alla relazione tra filosofia politica e scienze sociali e antropologiche, oltre che alla lettura italiana del post-strutturalismo francese. In italiano ha curato Archivio Foucault. Interventi, colloqui, interviste 1961-1970 (Milano 1996) e ha pubblicato Foucault, le parole e i poteri. Dalla trasgressione letteraria alla resistenza politica (Roma 1996); Michel Foucault. Un’ontologia dell’attualità (Soveria Mannelli 2003); Fare moltitudine (Soveria Mannelli 2004). Ha inoltre pubblicato: Dictionnaire Foucault (Paris 2009); Foucault, une pensée du discontinu (Paris 2010); Un malentendu philosophique. Foucault, Derrida et l’affaire Descartes (Montrouge 2014).

Dal Seicento in poi ci sono due serie di istanze che vanno a determinare una tensione che sarà alla base del pensiero politico moderno. La prima comprende per la persona, l’individuo, il cittadino, il singolo, e cioè tutte le figure del particolarismo con le quali s’identifica un uomo in quanto è uno, il non universale assoluto o. La seconda serie comprende, invece, le figure del popolo, della popolazione, della folla, della massa e, in seconda battuta, dell’associazione, della società, o della comunità.

Data questa premessa, – spiega Judith Revel – l’ipotesi che proverò a formulare è che, dal Seicento in poi (grosso modo da Hobbes in poi) queste due serie sono state giocate l’una contro l’altra solo per poter paradossalmente essere intimamente intrecciate; e che da tale articolazione è nata la definizione politica di ciò che può essere la forma e l’ambito di incidenza del contrattualismo e delle teorie della rappresentanza politica.

I termini della riflessione attraverso cui Revel conduce partono da una serie di domande che si e ci pone: il singolare fonda il comune? Il comune rende possibile la singolarità? Oppure affermare che il rapporto di fondazione, quale che sia la sua natura, equivale ancora a opporre i termini e a disgiungerli – logicamente, cronologicamente, ontologicamente – mentre sarebbe più utile, seppure difficile, pensarli insieme, e a partire da quest’insieme, porre la costituzione della moltitudine?

È di questi giorni l’importante notizia che la Scuola di Alti Studi ha firmato un’intesa quinquennale che prevede lo scambio di studenti e l’organizzazione di progetti culturali; la Fondazione San Carlo di Modena e l’École Pratique des Hautes Études di Parigi hanno infatti rinnovano il loro rapporto di collaborazione istituzionale, accademica e culturale per la pianificazione di comuni obiettivi scientifici e per la condivisione di progetti di ricerca. La convenzione ha di fatto la durata di cinque anni accademici (2015-2020) e sarà in futuro ancora rinnovabile.

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30; su richiesta sarà possibile ricevere un attestato di presenza. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente nel sito www.fondazionesancarlo.it, da cui potrà essere scaricata gratuitamente.

La Scuola di Alti Studi, che ha per fine la formazione post-lauream secondo programmi di ricerca interdisciplinari (filosofia, sociologia, antropologia, scienze religiose), prevede due distinti percorsi formativi, ai quali si accede per concorso pubblico internazionale: il corso di perfezionamento triennale che è equipollente al dottorato di ricerca e il corso di specializzazione annuale. Per ciascuno degli anni di corso, sono previsti corsi residenziali obbligatori con docenti di fama internazionale, oltre a lezioni, seminari, incontri di discussione per un totale annuo di 250 ore di lezione in lingua italiana, francese e inglese. Sono ammessi alla Scuola cittadini europei in possesso di laurea. Tutti gli allievi della Scuola sono sostenuti da borsa di studio.

 
















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