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La musica e i bambini: gli esperti si incontrano a Modena

NatiXLaMusicaLa musica agisce sugli stati d’animo più profondi e sulle emozioni, è nutrimento della mente e dello spirito, ma anche divertimento, gioco, stimolo. Ancora prima della nascita i bambini sviluppano competenze musicali; successivamente l’accostarsi alla musica già da molto piccoli influenza positivamente lo sviluppo cognitivo, linguistico, sociale e relazionale. Per dare ai bambini l’opportunità di trarre beneficio dall’esperienza musicale in famiglia nel 2006 è nato il programma nazionale Nati per la Musica che si rivolge a tutte le figure che hanno un ruolo importante nella crescita dei bambini.

Oltre 150 tra pediatri, psicologi, neuropsichiatri, logopedisti, infermieri, musicisti, bibliotecari, educatori si incontrano a Modena, al teatro del Collegio San Carlo, sabato 15 marzo, in occasione di “La musica come strumento per lo sviluppo del bambino”. Il convegno è un’opportunità di approfondimento e un’occasione d’incontro utile a creare reti tra servizi e figure professionali per promuovere la pratica musicale in famiglia sin dall’età precoce.

“Nella provincia di Modena Nati per la Musica è attivo dal 2011 – spiega il dottor Claudio Mangialavori, referente provinciale del progetto – grazie alla collaborazione tra l’Associazione Culturale Pediatri, i Sistemi Bibliotecari, il Comune di Modena, alcuni musicisti e genitori. Grazie al convegno – continua – si è istituita una rete multidisciplinare indispensabile per la diffusione del progetto; abbiamo gettato le basi per la realizzazione di interventi integrati e precoci che hanno come protagonisti la musica, i bambini e le loro famiglie”.

Il convegno sarà articolato in sessioni plenarie, che tratteranno i temi dell’esperienza musicale in rapporto allo sviluppo cerebrale, le competenze musicali precoci, le interazioni tra genitori e bambino, e sessioni parallele dedicate alla presentazione di un percorso musicale per bambini dislessici (Progetto ReMus), a Nati per la Musica prima e dopo la nascita, al ruolo del musicista nel progetto e agli interventi territoriali per la diffusione del programma.

 

IN 60 SERVIZI EDUCATIVI DELLA CITTÀ

Dal gesto sonoro al violino: con il Progetto Musica proposte per giocare e crescere nei nidi e nelle scuole d’infanzia comunali, statali e convenzionate di Modena

Il convegno nazionale di Nati per la musica, in programma il 15 marzo, è per l’assessorato all’Istruzione e alle Politiche per l’Infanzia del Comune di Modena l’occasione per chiedere l’accreditamento del “Progetto Musica nei servizi 0-6 anni”, che già negli anni ’80 ha portato la musica nelle scuole d’infanzia comunali e successivamente in quelle statali e convenzionate. Dopo una breve esperienza a carattere sperimentale, l’attività si è diffusa in modo generalizzato anche nei nidi d’infanzia. Oggi il progetto è esteso a 60 servizi educativi della città, tra comunali, convenzionati e statali, e vede coinvolti 21 docenti di musica.

I docenti sono musicisti diplomati in strumento, con un rapporto di collaborazione con l’Istituto Musicale Vecchi Tonelli che fornisce i docenti al progetto coordinato dal Comune. Inoltre, un valido supporto all’esperienza è costituito dalla Sezione Musica del Multicentro Educativo Sergio Neri di viale J. Barozzi, dove è possibile consultare e prendere in prestito testi di pedagogia e didattica musicale, riviste specializzate, documentazioni di esperienze. La sezione mette a disposizione anche numerosi materiali musicali, impianti per le registrazioni e le produzioni sonore.

“Non è un caso – afferma l’assessore comunale alle Politiche per l’Infanzia Adriana Querzè – che il convegno di Nati per la musica si faccia a Modena dove esiste una lunga e consolidata tradizione di attenzione alla musica nello sviluppo del bambino sin dalla primissima infanzia. Nei servizi educativi 0-6 della città i bambini imparano a conoscere, percepire e manipolare le sonorità. Attraverso il gioco – continua l’assessore – apprendono e sperimentano la realtà, per questo le proposte musicali offerte sono varie e articolate”. Le prime attività al nido sono prevalentemente centrate su suono e gesto; alla scuola dell’infanzia si passa gradualmente a una caratterizzazione più simbolica dell’esperienza musicale, sviluppando un percorso che vede i bambini protagonisti attivi nella costruzione del progetto. Negli incontri settimanali, i musicisti sostengono la fiducia esplorativa e la produzione sonora dei bambini, costruiscono materiali, musicano favole e narrazioni, rielaborano idee, suggerimenti e proposte dei genitori. E suonano il violino, il flauto, le percussioni o la tromba. Sentire suonare uno strumento dal vivo è un’esperienza straordinaria per un bambino.

 

 
















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