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Orientare il futuro si può: Marazzi accoglie un percorso di orientamento dedicato ai giovani

È stato presentato oggi presso il Centro di Formazione Pietro e Maria Marazzi a Sassuolo “Orientamento al Futuro”, un nuovo percorso di orientamento organizzato da Cerform e promosso da Marazzi Group, che parla al futuro, per il futuro.

Il progetto è pensato per gli studenti delle Scuole Superiori del distretto, invitandoli a provare a immaginare il loro futuro. I destinatari saranno infatti studenti di Classe IV degli Istituti Scolastici Superiori del distretto di Sassuolo e Scandiano: IPSIA Don Magnani, IPSSCT Morante, ITI Volta, ITCG Baggi, Liceo Formiggini, IPSIA Ferrari, ISS Gobetti.

“I giovani rappresentano un patrimonio prezioso per il nostro territorio, da valorizzare e da supportare nella crescita professionale – ha commentato durante la presentazione del progetto Gianpiero Mayer, Direttore Centrale Risorse Umane Marazzi Group -. Il progetto ‘Orientamento al Futuro’ si inserisce nel più ampio piano, intrapreso da tempo da Marazzi, per lo sviluppo e la formazione delle persone, da sempre la risorsa centrale per la crescita del Gruppo. Gli studenti che parteciperanno al progetto acquisiranno gli strumenti necessari per comprendere meglio ciò che si muove intorno a loro e non fermarsi mai nell’apprendimento: questa riteniamo sia la bussola che permetterà loro di orientarsi nella vita di tutti giorni e nel mondo del lavoro”.

Ha condiviso questo ottimismo Claudio Pistoni, presidente di Cerform, che con Marazzi ha voluto impegnarsi nella proposta di un percorso che si rivolgesse ai giovani. “In questo contesto di crisi, la scommessa più difficile e più importante è offrire una opportunità di futuro ai giovani o noi perderemo una intera generazione, con pesanti ripercussioni sulla competitività del distretto. Dobbiamo partire dalle loro potenzialità, e ne hanno tante!, per metterle in relazione con il sistema del lavoro e delle professioni, dando adeguati strumenti ai giovani per interfacciarsi con il sistema economico e per continuare poi ad aggiornare nel tempo le loro competenze. L’impegno del gruppo Marazzi in questo progetto conferma che il distretto guarda avanti e investe nel futuro”.

Gli obiettivi di “Orientamento al Futuro” sono infatti focalizzati sulla crescita della capacità di “saper scegliere” nelle situazioni complesse, sul fare emergere nei ragazzi attitudini e interessi profondi, per realizzare esperienze che aiutino a comprendere la mappa delle professioni e delle competenze, e in quella mappa trovare la propria distintività ed eccellenza.

Il progetto è il primo nel settore ceramico e testimonia, ancora una volta, la dinamicità e la pro attività del distretto su progetti innovativi che guardano al futuro e alle nuove generazioni.

Le iscrizioni, a numero chiuso, a “Orientamento al futuro” prenderanno il via a partire da martedì 16 ottobre 2012.

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La situazione dei giovani in Provincia di Modena (dati tratti dal rapporto Profilo Giovani della Provincia di Modena – 2011)

La crisi economica del 2008 ha avuto pesanti conseguenze sul mercato del lavoro. In particolare in Italia ha accentuato e messo in evidenza le problematiche che già esistevano. Come dato generale, emerge una maggiore difficoltà di inserimento delle fasce più deboli: i giovani, le donne e gli stranieri. Si vedono amplificate le disparità territoriali, le differenze tra italiani e stranieri e aumenta il numero di persone che rinunciano alla ricerca di lavoro, i cosiddetti scoraggiati.

La situazione provinciale mostra altresì come l’aumento della disoccupazione totale e la contrazione dei livelli occupazionali che la crisi economica ha portato con sé sono fortemente influenzati dai dati giovanili. I giovani più degli altri hanno subito la crisi in termini di minore presenza sul mercato del lavoro e di minore occupazione, e tra il gruppo dei giovani, la fascia di età 15-24 anni registra i risultati più preoccupanti.

La categoria di soggetti che risulta essere particolarmente debole è dunque quella dei soggetti più giovani. L’evidenza relativa a diverse economie mostra inoltre come, a prescindere dalla fase ciclica, i giovani abbiano sempre un maggior tasso di disoccupazione. Durante la crisi ci si attende che questa situazione vada peggiorando sia per una maggiore difficoltà di ingresso nel mercato del lavoro, causato da una contrazione della domanda, sia per la maggiore precarietà che caratterizza gli impieghi dei giovani lavoratori con una maggiore incidenza dell’occupazione parasubordinata e a termine. Tra le persone iscritte ai Centri per l’Impiego in Provincia di Modena, quelle in stato di disoccupazione risultano più numerose di quelle iscritte in liste di mobilità. Più di un disoccupato su due ha tra i 15 e i 34 anni e una su tre ha tra i 25 e i 34 anni. Le persone iscritte alle liste di mobilità invece hanno principalmente più di 35 anni.

In sintesi il tasso di disoccupazione totale è fortemente influenzato dal tasso di disoccupazione giovanile. Questa relazione è stata amplificata dalla crisi economica e dal 2007 in poi l’aumento del tasso di disoccupazione risulta quindi in buona parte spiegato dall’andamento del tasso di disoccupazione giovanile.

La popolazione scolastica nel distretto di Sassuolo

Per valutare nel concreto la valenza di un intervento di orientamento nel nostro distretto, partiamo dall’esame della popolazione studentesca nella Provincia di Modena, raffrontandola poi con quella del distretto scolastico di Sassuolo.

Nella provincia di Modena prosegue l’incremento del numero complessivo di studenti superiori. Si consolida la ripartizione storica delle scelte degli iscritti alla prima superiore fra licei, tecnici e professionali. La demografia complessiva della scuola superiore 2011-2012 presenta questi numeri:

 

In particolare risulta una crescita complessiva delle scelte per i licei, in special modo classico, linguistico e artistico. Vanno molto bene anche gli istituti tecnici, in crescita di oltre il 3%, con un significativo aumento per informatica e telecomunicazioni.

Tengono le iscrizioni agli istituti professionali, che da quest’anno contemplano l’offerta di IeFP (Istruzione e Formazione Professionale).

Il confronto tra gli studenti iscritti nei vari indirizzi alla prima classe dello scorso anno scolastico e quelli iscritti all’attuale è il seguente:

 

Nota: nella varie colonne vengono indicati il numero totale di studenti e, tra parentesi, il numero delle classi.

Esaminando invece il distretto di Sassuolo, nell’anno scolastico 2011-2012 esso presenta la seguente articolazione tra i diversi istituti e indirizzi:

 

A questi dati aggiungiamo il totale degli iscritti all’Istituto Superiore Piero Gobetti di Scandiano, pari a 929 per l’anno scolastico 2011-2012 (rif. Annuario della Scuola reggiana), ripartiti nei seguenti indirizzi. Liceo scientifico, liceo linguistico, ITI meccanica, IT commerciale, Ipsia).

Infine, prendiamo in esame la composizione della popolazione studentesca nella scuola dell’obbligo, analizzando il distretto di Sassuolo nel più ampio contesto provinciale. Questa è la situazione:

Il dato che emerge da questa breve osservazione dimostra come, anche in proiezione, l’universo di potenziali destinatari di attività di orientamento nel distretto di Sassuolo sia numericamente rilevante all’interno del territorio provinciale.

Le logiche dell’orientamento

Scegliere la propria strada, nella formazione come nel lavoro, non sempre è frutto di decisioni libere, veramente autonome e consapevoli. I tanti e diversi condizionamenti dei contesti di provenienza, le incertezze e le asimmetrie informative sulle aspettative, sui profili e sugli sbocchi dei percorsi di istruzione e formazione o sui fabbisogni professionali e di competenze del sistema produttivo, rappresentano altrettanti ostacoli sulla strada di tanti giovani, che la statistica fotografa nei tassi preoccupanti di dispersione e abbandono formativo, di inoccupazione e disoccupazione ma anche di sottoinquadramento, di flessibilità non tutelata, anticamera della precarietà. Oggi persino di fenomeni di giovani che nè studiano nè lavorano.

Per tutti, sia per chi studia che per chi lavora, l’identificazione di percorsi di qualificazione, aggiornamento e riqualificazione, specializzazione o riconversione, funzionali a capitalizzare i talenti di cui ciascuno è portatore è un processo efficace solo se seriamente ancorato alla percezione di sé e alla conoscenza del mercato del lavoro e dei fabbisogni professionali che esso esprime.

Per meglio progettare interventi di orientamento, in via preliminare è utile distinguere tra:

• l’orientamento di base, che si distingue in educativo e informativo. Scopo primario è la prevenzione della dispersione scolastica all’interno della scuola dell’obbligo e della scuola superiore;

• l’orientamento formativo, che consiste nell’accompagnamento delle motivazioni e delle attitudini individuali verso percorsi sulle competenze e sul progetto professionale all’interno della società della conoscenza, anche in un’ottica web 2.0.

Il progetto Orientamento al futuro agisce su questo secondo versante, l’orientamento formativo, allo scopo di:

• stimolare la capacità funzionale al “saper scegliere” nelle situazioni a maggior grado di complessità;

• promuovere l’approccio alla soluzione di problemi;

• individuare nelle persone le manifestazioni attitudinali e gli interessi per specifiche aree professionali, motivando ad ulteriori approfondimenti di competenze, stimolando allo stesso tempo una visione positiva del futuro;

• fornire corrette conoscenze ed esperienze per una lettura analitica e di interpretazione del contesto socio-economico e culturale, sia a livello locale che a livello nazionale/internazionale.

Ambito di lavoro individuato

Pur riconoscendo la fondamentale importanza dell’orientamento nel corso della scuola dell’obbligo, il progetto Orientamento al futuro focalizza le sue energie sulle azioni da intraprendere nell’ultimo ciclo della scuola secondaria superiore, per realizzare specifiche attività a sostegno del processo di scelta degli studenti in funzione degli studi universitari, della qualificazione professionale o del lavoro.

In particolare, tra il quarto e il quinto anno delle superiori è possibile mettere a disposizione azioni e strumenti mirati quali:

• incontri sulla necessità e sulle modalità di costruzione di un progetto personale e sulle possibilità concrete per proseguire gli studi o per trovare un lavoro;

• attività mirate alla scoperta di possibili ambiti di interesse e delle “vocazioni” personali da parte degli studenti;

• vetrine di conoscenza dei settori produttivi e delle figure professionali di riferimento, consolidate o emergenti;

• percorsi sulla mappatura delle informazioni – in accordo con enti locali o organismi rappresentativi del mondo del lavoro, dell’economia e delle professioni – su:

– l’offerta di qualificazione professionale e di specializzazione e le opportunità di lavoro collegate;

– le borse di studio e i programmi di mobilità degli studenti all’estero.

Infine – pur non essendo previsto dal progetto proposto – l’orientamento (all’università, alla formazione professionale, al lavoro) potrà ulteriormente svilupparsi con:

• una consulenza orientativa individualizzata;

• l’accompagnamento all’acquisizione di competenze e di capacità imprenditoriali per lo sviluppo del lavoro autonomo;

• l’organizzazione di specifici percorsi di studio-lavoro per sostenere ulteriormente l’orientamento e la formazione.

 
















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