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Trasporto pubblico e ferrovia Sassuolo-Modena, l’Assessore Severi: “Troppe ombre e silenzi sul futuro”

“Con l’arrivo della stagione autunnale e la ripresa dell’attività scolastica, i dubbi ed i timori sulla qualità ed il futuro del servizio di trasporto pubblico sia su gomma che su rotaia, aumentano anziché essere fugati.

Oltre alle mancate risposte, da parte di Fer, sulla volontà o meno di mantenere in vita la ferrovia Sassuolo-Modena, che continua ad allontanare l’utenza a suon di continui disservizi, preoccupa il bilancio in rosso di Seta, il nuovo colosso del trasporto pubblico che al 30 giugno registrava un deficit dichiarato di 3 milioni di euro, destinati ad aumentare presumibilmente alla chiusura di esercizio, il 31 dicembre 2012”.

Lo ha affermato l’Assessore alla mobilità del Comune di Sassuolo Claudia Severi.

“Alla luce di questo buco di bilancio dichiarato fisiologico dagli amministratori di SETA e presentato nel piano industriale dell’azienda, ribadiamo ciò che già dicemmo: come mai alla redazione di un tale documento fondamentale, la stessa azienda non ha coinvolto le agenzie per la mobilità presenti nei tre bacini provinciali? Perchè gli stessi Enti Locali, soci sia di SETA che delle agenzie, che a differenza di Sassuolo hanno votato a favore, non hanno reclamato la presenza di un supervisore che esaminasse i conti prima che il Piano venisse approvato nei singoli consigli? L’unica cosa certa, in mezzo a tanti dubbi e silenzi, è un colossale buco che penalizza doppiamente Modena in quanto annulla gli sforzi fatti da ATCM per arrivare al pareggio di bilancio prima di confluire in Seta, ignora i 2,0 milioni di Euro lasciatele in dote, nonch’è il fatto che i nostri dipendenti fanno più ore rispetto a quelli delle altre Provincie. E oltre al danno economico si aggiunge la beffa istituzionale di non averci fornito da un lato alcun dato né un prospetto giustificativo dei conti, e di averci fatto una sola richiesta: pagare, come dire, a pié di lista. Ora, non sarebbe giustificabile fare pagare a Modena, e agli utenti del trasporto pubblico locale, i danni di questa fusione affrettata.

Ci aspettiamo che le tariffe rimangano le stesse per tutto il 2013 a parità di chilometri di servizio. Se così non fosse le ragioni che portarono il comune di Sassuolo a votare contro alla nascita di Seta, sarebbero ulteriormente fondate e rafforzate. La richiesta di maggiori contributi e tariffe per assicurare un servizio che prevede una diminuzione dei km sarebbe da rispedire al mittente. Il bacino di Modena paga troppo cara la nascita di Seta dalla quale ci si aspetta ora il valore aggiunto promesso cioè investimenti e qualità di servizi che Modena merita e che a tutt’oggi non vengono garantiti. Biglietterie funzionali, puntualità, efficienza, pulizia e decoro dei convogli, devono essere la regola e non una eccezione, come purtroppo continua ad essere”.
















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