“Una fusione che piace forse ai soci di Hera – esordisce così il Luca Ghelfi consigliere provinciale del PDL- ma che lascia interdetti sul fronte dei cittadini. Perché infatti dovrebbero i modenesi essere contenti di qualcosa che non si sa bene che vantaggi porterà nelle loro tasche? Oggi arriva il confronto con Giunta e Commissione, ma il Sindaco dovrebbe spiegare come migliora la vita dei cittadini, che sono poi i veri soci di Hera. Non vogliamo le solite parole di circostanza: un’azienda più forte, più competitiva. Perché in questi anni, con questa scusa, i modenesi hanno digerito molti cambiamenti nelle ex municipalizzate, che hanno allontanato e complicato il rapporto con chi fornisce i servizi. E che soprattutto hanno visto un aumento progressivo delle tariffe da pagare. Mi piacerebbe ad esempio sapere il piano industriale di questo nuovo colosso: avremo, in virtù di questa “maggiore forza” la raccolta porta a porta dei rifiuti? Un piano di riduzione dell’uso dell’inceneritore? Un miglior prezzo dei combustibili che si scaricherà in bolletta? O invece avremo solo migliori dividendi per i soci, quindi anche per il Comune di Modena, col suo 9% di quote azionarie? Ecco qui un bel conflitto d’interessi plateale che viene venduto come fosse normale. Come potrà il Comune di Modena chiedere a Hera di ridurre i suoi utili, avviando politiche virtuose di raccolta differenziata quando ne è socio? E oggi come potrà farlo a maggior ragione, con un CDA allargato ad altre realtà territoriali? Il peso del nostro pacchetto diminuirà, e le politiche sui servizi ci passeranno sopra la testa, ancora una volta” .
(Luca Ghelfi, Consigliere provinciale del PDL)
