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Il direttivo PSI Modena a proposito della nomina del CdA della Fondazione CRM

Dopo il confronto fra le associazioni di volontariato finito con la vittoria risicata ( e deludente) dell’ARCI su altri di maggior valore professionale, si è vista l’elezione del cda della fondazione con l’azzeramento di ogni rappresentanza dell’ economia provinciale.

Il martello formato dalla vecchia DC piu’ la curia e il vecchio PCI hanno prodotto un presidente dimezzato, ancorchè autorevole professionista, e un CDA di “vecchi politici” di esperienza la cui serietà ci è nota ed apprezzata.

L’UDC come novità non basta a far dire che Modena e provincia possono specchiarsi in queste rappresentanze.

Manca chi produce e contribuisce , attraverso le banche, a dare alle fondazioni i soldi per sviluppare la propria azione. Contano di più i Comuni: Pavullo, Castelfranco Emilia, e Modena che hanno proposto cittadini di tutto rispetto per esperienza e per capacità gestionali.

Ma questo non basta per garantire pluralismo, equità politica e sociale, tranquillità e apertura verso la socialità. Men che meno ad avere i soldi per il W.S. che si vuole finanziare.

Quali i programmi e quali le iniziative di qualità che verranno proposte lo vedremo; ma presidente della Provincia e i sindaci verranno chiamati a rispondere , anche a livello elettorale di una iniziativa politica che a Modena non ha precedenti.

Si puo’ pensare che passino inosservate e che non abbiano ripercussioni scelte di questa natura oltretutto targate unidirezionalmente dal punto di vista politico?

Non crediamo: non per la critica fatta da minoranze rumorose e inconcludenti, ma per il problema che scaturisce dalla domanda : chi rappresentano oltre il partito di appartenenza queste persone? Il secondo è : possibile che nell’epoca in cui persino in America si pensa ad un presidente donna (seppure nel futuro decennio) e l’Europa ha ben nove signore a capo di governi, Modena esprima una sola donna nel cda? E pensare che nelle associazioni economiche e di volontariato ci sono fior di professionisti e bravi dirigenti donna.

Infine, seppur con grande rispetto per Caritas e dintorni, ma il volontariato è solo quello che risponde alla curia?

Questioni per noi non oggetto di polemica politica, ne da mischiare a “rumors” di un’opposizione malconcia e senza programmi, in grado solo di criticare la Fiom ( criticabilissima, però rappresentante di operai che percepiscono da 900 a 1200 euro mensili !), ma fondamentale per un centro-sinistra che qui a Modena continua a pensare in modo vecchio e da caminetto di potere ex DC ex PCI.

L’elezioni amministrative del 2011 sono vicine e forse un pensierino per una maggior attenzione e un concreto rispetto del pluralismo farebbe bene al PD e alle sue correnti.

Comunque la pazienza dei portatori d’acqua è finita!

(Paolo Cristoni, Direttivo PSI – Modena)
















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