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Cardone (Direttivo Provinciale Psi Modena) sulla semestrale della società Hera

Fine agosto….tempo di ripresa del lavoro…..quanto è possibile,ma anche di semestrali delle società quotate. Ci siamo interessati alla “ Multiutility“ Hera Holding con il suo consolidato.

Come noto, dall’esame della compagine sociale, vediamo la presenza di oltre 100 soci pubblici con una partecipazione del 62 % del capitale, con un ferreo patto parasociale ed una miriade di società controllate e collegate.

Modena e Comuni della Provincia partecipano al capitale nella misura del 13,8 %…..partecipazione importante.

Sono presenti, anche, le Fondazioni Bancarie con il 7,5 % del capitale ed al riguardo abbiamo già avuto modo di dire la nostra,nella primavera scorsa,sulla querelle Carimonte Holding e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e guarda caso,indirettamente era coinvolta Hera.

A parte alcune “ piccole“ valutazioni nel merito delle poste di bilancio dove spicca l’aumento dell’indebitamento a lungo a termine tanto che le due agenzie di rating (non godono,comunque della nostra fiducia,visti i guai che hanno combinato all’economia mondiale).

Standard e Poors ha modificato il rating Hera sulle esposizioni a lungo portandola da A – a BBB + con conferma al breve con A – 2.

Moodys ha modificato il rating per il lungo da A 2 ad A 3.

Abbiamo visto il calo del costo delle materie prime del 28,6 %.

Calo del costo per servizi del 8,3 %.

Un aumento del costo del personale di 4.481, migliaia di euro.

Una provvidenziale positività dei proventi finanziari ( 55.536/ migliaia di euro nel 1° semestre 2010 contro i 5.771/migliaia di euro al 30 giugno 2009 ha certamente influenzato il risultato; sembra che ci si diletti ancora con gli strumenti finanziari !

Un aumento degli oneri finanziari (114.408/ migliaia di euro nel 1 ° semestre 2010 contro i 59.602/migliaia di euro al 30 giugno 2009).

Siamo sicuri che la prudenza ha consigliato l’iscrizione di riserve per il contenzioso con gli Istituti Previdenziali,nonostante la sicumera della relazione, ed evitare i precedenti della “moratoria fiscale”.

Abbiamo guardato la TARSU o TIA,la società registra un aumento di ricavi del 3,9 % con ricavo medio unitario (a cranio, quindi per cittadino utente) di 72,3 euro pari a + 2,9 %.

Minori ricavi ma maggiori utili……persino indecenti per una società come la Holding Hera,con la complicità dei Comuni soci,sempre proni a schiena curva ad avallare gli immotivati aumenti.

Complimenti ai mercanti di Hera…….che si sono allineati alla tecnica di vendita…….da supermercato consistente nell’offrire, pardon….”costringere“ il cliente “ utente“,visto che nei settori chiave opera in regime di Monopolio ad acquistare prodotti associati a quelli desiderati (vendita incrociata – cross selling).

Poi sentite…sentite cosa dicono delle aree liberalizzate….a parte la strategia da supermercato, per l’area gas metano,vera cloaca della politica energetica nazionale, … “è stato registrato un incremento nei volumi di gas venduti grazie alle temperature più rigide dell’inverno che hanno sostenuto in particolare i consumi della clientela residenziale“.

Per l’area smaltimento rifiuti….sentite “….la positiva crescita realizzata è stata,peraltro,influenzata dalle ridotte possibilità di utilizzare gli impianti di discarica per via del difficoltoso accesso dei mezzi di trasporto per le ingenti precipitazioni nevose di questo inverno“.

Chi ringraziamo ? i Santi Patroni dei Comuni soci !

Comunque chi ha le leve scarica sul più debole e ci permettiamo,senza volere entrare nelle scelte strategiche, economiche e finanziaria di una azienda privata,anche se quotata, siamo andati oltre le note pubblicate dalla stampa locale, la semestrale di Graniti Fiandre. Pur nell’apprezzamento per l’analisi della situazione internazionale e nazionale e la prudenza della relazione ai soci non possiamo nascondere la perplessità dei tempi di pagamento dei fornitori (quasi 180 giorni) contro quelli di riscossione da clienti (quasi 90 giorni).

(Mario Cardone Direttivo Provinciale Psi Modena)
















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