venerdì, 1 Novembre 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeAppennino Modenese'Armonie': nella chiesa di Monteombraro l'organista Gusella





‘Armonie’: nella chiesa di Monteombraro l’organista Gusella

Sarà l’organista Pierandrea Gusella il protagonista del concerto in programma domani – sabato 23 agosto – nella chiesa parrocchiale di Monteombraro di Zocca, nell’ambito di “Armonie tra musica e architettura”. Il concerto inizia alle 21, l’ingresso è libero. Il programma prevede brani di De Grugny, Bach, Mozart, Brahmas, Galuppi, Gherardeschi, Schlick, Maurus e Buxtehude.


“Armonie”, la rassegna di concerti nelle chiese del territorio modenese, è promossa dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con la direzione artistica dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”.
Nato a Rovigo nel 1962, Pierandrea Gusella si è diplomato in Organo e Composizione organistica al Conservatorio di Bologna. Ha poi frequentato corsi di perfezionamento in Italia e all’estero svolgendo nel contempo un’importante attività concertistica. Dal 1999 è titolare della cattedra di Organo e Canto gregoriano al Conservatorio di Foggia.

La parrocchiale di Monteombraro, citata in documenti del XII secolo, si eleva su un colle nel borgo medievale. Fu costruita nel 1619, sostituendo la cappella tardo trecentesca già annessa al castello. L’odierno edificio ha forme barocchette, dovute alle ristrutturazioni del 1760 e 1795.
All’interno delle quattro cappelle laterali alla navata si trovano opere in terracotta, come la Madonna col Bambino, tele e statue del periodo barocco. Da segnalare anche l’Assunta con S.Antonio, l’Angelo Custode di Vincenzo Spisanelli e la Natività della Vergine di Codebue.
L’organo, uno degli strumenti di maggior pregio del territorio modenese, fu costruito da Francesco e Domenico Traeri nel 1694; proviene dalla Chiesa delle monache dei santi Vitale e Agricola a Bologna dove fu acquistato nel 1803 dal parroco della chiesa di Monteombraro. Lo strumento è stato restaurato una decina di anni fa con i fondi messi a disposizione dalla Provincia per il recupero degli organi antichi.

















Ultime notizie