Un gesto di straordinaria generosità, con discrezione e profondo senso civico. È quello compiuto da un cittadino carpigiano, con la precisa volontà di rimanere anonimo, che ha effettuato una significativa donazione a favore dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, consentendo l’acquisizione di numerose e importanti strumentazioni sanitarie destinate a diversi reparti dell’ospedale, dal valore complessivo di circa 280mila euro.
La scelta di mantenere l’anonimato, espressamente richiesta dal donatore, rappresenta un valore aggiunto al gesto stesso, sottolineando come l’intento sia esclusivamente quello di contribuire al miglioramento della qualità delle cure e dell’assistenza offerta alla comunità.
Nel dettaglio, la donazione ha permesso di dotare la Rianimazione, diretta dal dottor Alessandro Pignatti, di un tromboelastogramma, strumento fondamentale per la valutazione della coagulazione del sangue nei pazienti critici. La Chirurgia Generale, guidata dal dottor Michele Varoli, ha ricevuto una colonna endoscopica, strumentazione indispensabile in sala operatoria, mentre l’Endoscopia Digestiva diretta dal dottor Mauro Manno potrà avvalersi di un enteroscopio, che consente approfondite indagini diagnostiche e terapeutico dell’intestino tenue.
All’ambulatorio chirurgico di Urologia, il cui responsabile è il dottor Giuseppe De Luca, inserito all’interno del reparto di Urologia diretto dal dottor Fabio Manferrari, è stato donato un uroflussometro, apparecchiatura indispensabile per la valutazione funzionale delle vie urinarie.
Un importante potenziamento ha riguardato anche il reparto di Medicina Riabilitativa, che grazie alla donazione ha acquisito un tapis roulant per i percorsi riabilitativi, una pedana stabilometrica per la valutazione e trattamento della stabilità posturale e dell’equilibrio, due strumenti per la mobilità degli arti superiori e inferiori, uno strumento per il rinforzo muscolare, e due lettini elettrici per i trattamenti riabilitativi. Si tratta di dotazioni che avranno un impatto concreto sulla qualità dei percorsi diagnostici, terapeutici e riabilitativi, a beneficio di un numero elevato di pazienti.
L’Azienda USL di Modena e la Direzione dell’Ospedale Ramazzini esprimono un sentito ringraziamento al donatore, rispettandone pienamente la volontà di anonimato: “Si tratta di un gesto che testimonia un profondo legame con il territorio e un’autentica attenzione al bene comune – dichiara il Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena Mattia Altini –. Un esempio di solidarietà silenziosa che rafforza il valore della sanità pubblica e il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni”.







