Castelfranco Emilia protagonista in Regione: al Convegno di stamattina presso la Terza Torre della Regione Emilia-Romagna dedicato ai Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA), il Comune di Castelfranco Emilia ha portato un modello virtuoso, invitato dalla Regione. Un appuntamento importante di confronto e approfondimento, promosso dalla Regione, per fare il punto sulle esperienze già concluse e raccogliere contributi.
Tra le esperienze presentate, quella di Castelfranco Emilia ha suscitato particolare interesse per il forte carattere partecipativo che ha accompagnato la redazione del Piano. Il PEBA di Castelfranco Emilia, approvato dal Consiglio comunale alla fine di novembre, nasce infatti da un ampio percorso di ascolto e coinvolgimento della cittadinanza e delle associazioni del territorio. Quasi 200 questionari raccolti – un dato significativo in rapporto alla popolazione e, soprattutto, se paragonato ad altre realtà anche più grandi – che hanno permesso di intercettare esigenze concrete e priorità di intervento, fornendo una base solida e aderente alla realtà per la programmazione delle azioni future. Un lavoro che nei prossimi anni si tradurrà in linee di indirizzo chiare per l’eliminazione delle barriere architettoniche, con interventi mirati su spazi pubblici, infrastrutture e percorsi urbani, in un’ottica di inclusione e pari opportunità.
A portare l’esperienza di Castelfranco Emilia al tavolo regionale è stato il vicesindaco Alessandro Salvioli: «Il PEBA rappresenta un passaggio fondamentale per rendere l’accessibilità un elemento strutturale delle politiche urbane. Il percorso che abbiamo costruito a Castelfranco Emilia dimostra quanto sia determinante il coinvolgimento diretto delle persone: i questionari raccolti ci hanno restituito indicazioni preziose e molto concrete, permettendoci di individuare le aree più critiche e le priorità su cui intervenire. La Regione ci ha chiamati a raccontare la nostra esperienza sul PEBA, capace di mettere al centro le frazioni e i collegamenti ciclopedonali tra di esse e all’interno della città. Abbiamo inoltre lavorato per mappare la rete dei percorsi interni alla città con l’obiettivo di abbattere le barriere dello spazio pubblico e permettere a tutti i cittadini di fruire dei servizi e degli spazi comuni senza difficoltà. Ora la sfida è attuare il piano, ma nel farlo sarà essenziale il confronto con cittadini e associazioni che ogni giorno vivono la nostra città. Grazie ai dipendenti per l’obiettivo raggiunto e il grande lavoro fatto».


