martedì, 25 Novembre 2025
17 C
Comune di Sassuolo
HomeReggio EmiliaGiornata contro la violenza sulle donne, in Consiglio a Reggio Emilia i...





Giornata contro la violenza sulle donne, in Consiglio a Reggio Emilia i nomi delle vittime e un minuto di silenzio

Il Consiglio comunale di Reggio Emilia ha voluto ricordare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, aprendo la seduta di quest’oggi – martedì 25 novembre -con la lettura dei nomi delle 83 donne vittime di femminicidio in Italia nel 2025. La decisione è stata condivisa da tutti i gruppi consiliari presenti in Sala del Tricolore. Dopo la lettura dei nomi, è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo delle donne uccise dall’inizio dell’anno a oggi.

Inoltre, a tutti i consigliere e le consigliere è stata distribuita una copia della pubblicazione “25 novembre – Gianluigi Toccafondo – Reggio Emilia” realizzata in collaborazione con l’artista e illustratore nel corso dei laboratori promossi dall’Ufficio Pari opportunità del Comune e condotti dall’associazione Nondasola nel biennio 2023–2024 all’interno delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio. Un progetto di sensibilizzazione dedicato ai più giovani, in cui si racconta – attraverso brevi testi, frasi che documentano la testimonianza diretta dei ragazzi e delle ragazze coinvolti e le immagini delle donne realizzate dall’artista – come l’arte possa essere un prezioso alleato per parlare di prevenzione della violenza di genere. La pubblicazione è stata realizzata nell’ambito del progetto “InTersezione. Linguaggi e pratiche al centro per promuovere il cambiamento contro la violenza sulle donne” coordinato dal Comune di Reggio Emilia e finanziato con un bando regionale finalizzato alla prevenzione e al contrasto alla violenza di genere.

“In accordo con tutte le forze politiche presenti in Sala del Tricolore – ha detto il presidente del Consiglio comunale Matteo Iori – abbiamo scelto di leggere i nomi di tutte le vittime di femminicidio di quest’anno perché lo riteniamo un atto simbolico importante per restituire dignità e umanità alle vittime. Nominarle significa riconoscere che non sono numeri ma persone con una storia, relazioni, un ruolo nella comunità. È un atto di rispetto e memoria. Inoltre rende visibile il fenomeno. Il femminicidio è spesso percepito come un fatto “privato”. Portarlo in uno spazio istituzionale come il consiglio comunale lo trasforma in un tema pubblico, politico e collettivo, e mostra che la città si stringe attorno alle vittime considerando la violenza contro le donne un lutto dell’intera comunità”.

















Ultime notizie