La UIL Scuola Emilia-Romagna esprime forte preoccupazione e contrarietà per le modalità con cui l’Ufficio Scolastico Regionale, in data 24 novembre, ha disposto l’abbinamento aule/candidati per la prova finale di valutazione relativa all’attribuzione delle posizioni economiche del personale ATA.
L’USR ha deciso di distribuire i candidati nelle diverse province seguendo il mero ordine alfabetico – criterio utilizzato nei concorsi ordinari dei docenti – senza considerare la provincia di titolarità. Un criterio che, in questa specifica procedura, sarebbe invece stato il più logico e naturale, poiché lo stesso decreto ministeriale obbliga gli aspiranti a presentare domanda proprio nella propria provincia di titolarità.
Questa scelta sta producendo gravi disagi per decine di lavoratrici e lavoratori, costretti a spostarsi anche per centinaia di chilometri per raggiungere sedi d’esame collocate persino a 200 km dalla propria provincia, con evidenti ripercussioni economiche e personali: spese di viaggio interamente a carico dei candidati, costi per i pasti e – per molti – necessità di pernottare fuori sede pur di raggiungere in orario la sede assegnata.
Una decisione “incomprensibile”, che non risponde a nessuna esigenza organizzativa e che, anzi:
- non ottimizza il processo organizzativo complessivo;
- crea difficoltà logistiche e inevitabili assenze dai luoghi di lavoro, con ricadute sulle scuole che in quei giorni dovranno fronteggiare la mancanza di più unità di personale;
- ignora le reali condizioni dei lavoratori ATA, dimostrando scarsa attenzione verso la loro professionalità;
- contraddice ogni logica di prossimità e semplificazione amministrativa.
Sarebbe stato sufficiente assegnare ciascun candidato alla provincia di titolarità per garantire tempi, costi e modalità sostenibili sia per il personale sia per le istituzioni scolastiche interessate.
Per queste ragioni, la UIL Scuola Emilia-Romagna:
- ha già richiesto all’USR un incontro urgente, rammaricandosi che non sia stato attivato un confronto preliminare;
- chiede di modificare immediatamente il provvedimento, applicando criteri di buon senso e prossimità;
- sollecita l’Amministrazione a chiarire i criteri utilizzati e a spiegare perché non siano state adottate soluzioni più ragionevoli e rispettose dei lavoratori.
La UIL Scuola Emilia-Romagna resta disponibile al confronto e auspica un rapido intervento correttivo che restituisca equità, coerenza e rispetto a una procedura che, così come impostata, risulta ingiustificatamente penalizzante per il personale ATA.


