Una giornata per dimostrare che l’innovazione non è solo un concetto, ma un’azione concreta. RI-MADE, il percorso dedicato alla moda sostenibile all’interno del Festival della Cultura Tecnica, porta a Bologna un modello in cui formazione, imprese e Istituzioni collaborano per trasformare i principi dell’economia circolare in pratica d’impresa.
La mattinata di giovedì 20 novembre è stata dedicata a un laboratorio in cui 67 studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti e della Next Fashion School hanno potuto sperimentare direttamente tecniche di recupero, riuso e trasformazione dei materiali, lavorando fianco a fianco con professionisti del settore. Un’esperienza pensata per dare spazio a una generazione fortemente sensibile ai temi della sostenibilità, offrendo loro un contesto in cui mettersi in gioco e immaginare future opportunità professionali.
Oltre alla dimensione pratica, il valore della formazione è rafforzato anche dalla valutazione per misurarne l’efficacia. Gli studenti e le studentesse hanno infatti partecipato a un sondaggio pre-evento e saranno coinvolti in un sondaggio post-evento, così da rilevare in modo concreto l’impatto formativo dell’esperienza e la sua capacità di influire su competenze, consapevolezze e aspettative future.
Il percorso è proseguito poi nel pomeriggio con un appuntamento pubblico in cui sono stati presentati i prototipi realizzati e si è aperta una riflessione più ampia sull’innovazione possibile nel settore moda: non solo stili e materiali, ma modelli produttivi, connessioni tra mondi diversi e nuove forme di collaborazione sul territorio.
“La Città metropolitana ha avuto un ruolo centrale, assieme al Centergross, che ringrazio anche per la struttura tecnica messa a disposizione. Abbiamo accompagnato questo percorso all’interno del progetto del Clust-ER Create, insieme alla Regione Emilia-Romagna, perché crediamo che l’innovazione debba andare di pari passo con la qualità. Penso, ad esempio, al tema del “bollino blu” e alle certificazioni per le buone imprese, che fanno parte delle attività che portiamo avanti in diversi settori, dalla logistica responsabile alla buona cooperazione e al lavoro etico. – ha commentato Marco Panieri, vicesindaco della Città metropolitana di Bologna – Partecipare alle iniziative del Centergross è sempre un’occasione importante, perché attraverso innovazione e sostenibilità si consolidano le radici del distretto e si costruisce il suo futuro. Questa attività è particolarmente significativa perché coinvolge i giovani: è un’opportunità formativa per loro e, allo stesso tempo, un progetto che può aiutare le imprese del Centergross a crescere con uno sguardo più innovativo e sostenibile”.
Piero Scandellari, ha sottolineato l’importanza del percorso fatto in questi anni da Presidente del distretto: “La moda è parte della nostra identità storica, e oggi più che mai dobbiamo difenderla e innovarla. Scuole e giovani sono fondamentali in questo percorso. La sostenibilità non è più un concetto astratto: oggi al Centergross si può vedere e toccare. Sono stati fatti passi importanti, concreti e tangibili, e di questo sono molto orgoglioso”.
Al presidente fa eco Riccardo Collina, Front-end della filiera moda di Centergross: “Questo laboratorio rappresenta l’innovazione sull’innovazione: un passo in più nella valorizzazione di un modello di business già sostenibile, di cui Centergross è Contenitore e Case-History. Di fatto suggella un percorso che parte dal territorio e guarda al futuro, trasformando l’asta centrale dei servizi di Centergross, polo produttivo e commerciale, in un vero e proprio “campus” del Pronto Moda e dell’Upcycling: CentergrossFarm”.
RI‑MADE è promosso da BIS – Bologna Innovation Square di Città metropolitana e Comune di Bologna, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Si inserisce nell’ambito del Festival della Cultura Tecnica, ed è progettato come un laboratorio concreto di moda sostenibile e circolare. Il percorso coinvolge direttamente gli studenti e le studentesse insieme a docenti e aziende del Centergross, con il contributo di professionisti e realtà formative del territorio che preparano gli operatori della moda di domani.
Per l’Accademia di Belle Arti di Bologna si sono messi in gioco studenti del corso di Fashion design del triennio, con studenti Erasmus da Spagna, Cina, Georgia e Romania; hanno presentato i lavori alla platea del pomeriggio i docenti Maria Carla Ricotti, Rossella Piergallini e Franco Savignano.
Da Next Fashion School hanno colto la sfida gli iscritti a Fashion global design; a guidarli le docenti Valeria Selvini -che è intervenuta anche nel pomeriggio- Elisa Conti e Zeinab Heindary Firooz.
Tra le imprese partecipanti figurano Argomenti Tessili, Roberta Gandolfi, Successori Bernagozzi e Souvenir Clubbing, mentre la fase pubblica dell’evento ha visto interventi di rappresentanti del Centergross, tra cui l’export manager Riccardo Collina e il direttore creativo Roberto Corbelli.
Tra i rappresentanti delle Istituzioni presenti anche la Sindaca di Argelato Claudia Muzic e Manuela Ratta, della direzione generale Conoscenza, Ricerca, Lavoro e Imprese della Regione Emilia-Romagna.
Una collaborazione ampia che conferma come la forza dell’innovazione nasca dall’incontro tra pubblico e privato, formazione e produzione, con l’obiettivo comune di esplorare e sperimentare oggi le pratiche sostenibili che diventeranno la norma di domani.


