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Proclamati i vincitori del Reggio Film Festival 2025

Una partecipatissima serata di festa al Cinema Teatro San Prospero di Reggio Emilia ha sigillato, ieri, la ventiquattresima edizione del Reggio Film Festival, ricca di proposte e soddisfazioni per Alessandro Scillitani e per l’appassionato staff da lui diretto.

La Giuria Internazionale del Reggio Film Festival 2025 (composta da Eleonora Giovanardi, Nicola Bassano, Roberto Curti, Adrien Lhommedieu e Christophe Fustini) ha assegnato il Premio al miglior cortometraggio a tema Proibito a I hate Helen di Katie Lambert (UK) «per la precisione, il tono e contemporaneamente la leggerezza con cui viene trattato il tema del proibito anche in un’ottica di inclusività. Per l’ottima coerenza tecnica dall’inizio alla fine, in particolare per l’uso della fotografia. Per la struttura narrativa non convenzionale. Per l’interpretazione di tutte le attrici: misurata, comica e reale e che genera una naturale empatia nel pubblico».

Il Premio Giuria Popolare, assegnato dal pubblico presente in sala nel corso delle serate di proiezione dei corti, è andato a Hardcore di Francesco Barozzi.

Il premio attribuito dalla giuria del SNCCI gruppo Emilia-Romagna, composta da Gianpiero Ariola, Giorgia Fassiano e Gianluca Stanzani, viene assegnato al francese Jour de vent: «Il corto animato, firmato da Chailloux, Kim Crespin, Golfouse, Lab, Taillez e Truding, colpisce per la sua potenza trasformativa, capace di estrarre da gesti semplici un gioioso riassetto emotivo in forma di danza aerea, lieve e vibrante». La giuria ha altresì assegnato una menzione speciale a Such a lovely day di Simon Woods (UK) «per la capacità di raccontare quanto le apparenze possano ingannare e la normalità nascondere ombre profonde». Questo cortometraggio ha ottenuto anche il Premio Miglior Fotografia, proposto in collaborazione con Blueshape.

Il Premio Visioni Interculturali, assegnato al corto che meglio racconta il dialogo fra mondi diversi e attribuito grazie alla collaborazione con il Centro Interculturale Mondinsieme, è andato ad Ashianeh di Sayed Ali Hashemi (Iran), mentre il Premio Laicità, attribuito d’intesa con l’associazione Iniziativa Laica al corto che affronti nel modo più efficace il tema della laicità è andato a The man who could not remain silent di Nebojša Slijepčević (Croazia-Francia): «Il corto fa riferimento a un evento realmente accaduto, nel febbraio del 1993, a Štrpci, in Bosnia Erzegovina. Anche se è una guerra terminata trent’anni fa, il film suona sinistramente attuale ed è un invito a tutti a fare la propria piccola parte contro le ingiustizie».

Il Premio Sound, assegnato al cortometraggio che si distingue per un uso particolarmente originale ed espressivo del suono -sia esso musica, parola o rumore- proposto in collaborazione con RCF, è andato a a Jour de vent, il Premio FEDIC a Il mondo a parte di Mauro Vecchi; il Premio Sostenibilità HERA, assegnato al cortometraggio che si distingue per le tematiche ambientali, è stato assegnato a Les écos-blasés di Laura Ghazal (Francia).

Premio Alessandra Mizzi, deciso dall’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer ad A casa di Amarela di Adriel Nizer (Brasile): «Questo corto ci parla della possibilità di sensibilizzare e costruire una società attenta, che conosce la malattia e quando la incontra non ne ha né paura, né vergogna, può nominarla e sa prendersene cura, anche per poco tempo, anche solo per dare una mano a ritrovare la strada di casa».

 

Altri riconoscimenti:

Premio UNIMORE, assegnato da una giuria composta da studenti del Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia a Don’t leave home di David Japaridze (Georgia), con menzione speciale a The man who could not remain silent di Nebojša Slijepčević (Croazia-Francia).

L’opera di Nebojša Slijepčević ha ricevuto anche il Premio USAC, assegnato da una giuria composta da studenti americani che seguono il corso USAC (University Studies Abroad Consortium) di Reggio Emilia, i quali hanno riconosciuto una menzione a Love me, hold me, always di Hardly Speight (UK).

Premio Chierici, assegnato da una giuria composta da studenti del Liceo Artistico Statale “Gaetano Chierici” a Don’t leave home di David Japaridze (Georgia), con menzioni a Jour de vent e a Storytelling di Nils Hedinger (Svizzera), che ha ricevuto anche il Premio Leonardo, assegnato da una giuria composta da studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado “Leonardo da Vinci” di Reggio Emilia; mentre il Premio Aosta, assegnato da una giuria composta da studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado “Amedeo Savoia Aosta” di Reggio Emilia è andato a I hate Helen di Katie Lambert (UK).

Cortometraggi partecipanti a Proibito?, concorso pubblico aperto ai giovani videomaker promosso dal Servizio Officina Educativa – Ufficio partecipazione giovanile e benessere del Comune di Reggio Emilia: la giuria UNIMORE ha decretato vincitore Proibito di Karen Ilardo, menzione a In dieci foto di Riccardo Zanon; la giuria composta da Claudia Mosconi, Alessandro Scillitani e Ilaria Ghirardini ha assegnato il primo premio a Qualcosa di nuovo di Alessandro Vasirani «per la tematica originale e la capacità di affrontare la tematica dell’ dell’invecchiamento con un approccio innovativo e ironico», il secondo premio a Fractured di Matteo Manicardi, il terzo premio a La Pena di Collettivo Frame e una menzione speciale a Tabuita di Giorgia Fiorito e Francesco Marinelli.

La Giuria Internazionale Family Shorts, composta da Sunčana Brkulj, Monica Martinelli e Rosy Nardone, ha premiato Autokar di Sylwia Szkiłądź (Belgio, Francia): «Autokar esplora il tema dell’immigrazione infantile attraverso gli occhi di Agata, una bambina polacca che si trasferisce in Belgio, trasformando la sua esperienza in un viaggio immaginativo e di iniziazione: un mix perfetto di fantasia creativa e crudo realismo». Menzioni speciali a Marie di Jan B. Piskač (Repubblica Ceca) e a Le tunnel de la nuit di Annechien Strouven (Belgio, Francia, Paesi Bassi).

La Giuria Scuola Family Shorts, formata dagli alunni delle classi quinte delle scuole primarie A. Negri, A. Bergonzi e G. Pascoli, dell‘Istituto Comprensivo Alessandro Manzoni di Reggio Emilia, ha premiato La Légende du colibri / The legend of the Hummingbird di Morgan Devos (Francia). Premio Speciale Giuria Scuola Family Shorts sulla Cittadinanza consapevole a Bobel’s Kitchen di Fiona Rolland (Belgio).

Premio Giuria Popolare Family Shorts a Eyes di Nam Hyokyoung, Choi Yoojae (Corea del Sud). Menzione speciale Family Shorts di staff a Les Bottes de la nuit di Pierre-Luc Granjon (Francia).

«Anche quest’anno il Reggio Film Festival ha confermato quanto il cinema breve sappia ancora sorprenderci, unire generazioni diverse e aprire spazi inediti di dialogo» afferma il Direttore Artistico del Reggio Film Festival Alessandro Scillitani «La vitalità del pubblico, la cura delle giurie e il coraggio delle autrici e degli autori ci ricordano che la creatività è un bene comune: continuiamo a coltivarlo, insieme».

Info e programma dettagliato Reggio Film Festival: http://www.reggiofilmfestival.it/.

 

 

 

 

















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