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Reggio Emilia: ha un divieto di avvicinamento ma si rende irreperibile al momento di installare il braccialetto elettronico

Catanese 43enne finisce in carcere

Lo scorso 31 ottobre, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto un 43enne, originario di Catania ma residente a Reggio Emilia, in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa lo scorso 27 ottobre dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio Emilia.

Nello specifico, l’uomo risulta attualmente indagato per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti dell’ex moglie con cui aveva un rapporto di convivenza in un’abitazione a Reggio Emilia.

In virtù di ciò, alla fine di agosto 2025, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio Emilia aveva emesso un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico. Da quel momento però l’uomo, 43enne si è reso di fatto irreperibile, non permettendo l’installazione del braccialetto elettronico.

Grazie ad un’accurata attività investigativa, effettuata dalla Squadra Mobile di Reggio Emilia in collaborazione con la Squadra Mobile di Catania, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia diretta dal dott. Calogero Gaetano Paci, l’uomo è stato rintracciato ed arrestato il 31 ottobre scorso mentre si trovava nella città etnea.

Sulla base di quanto sopra, dunque, il 43enne è stato tratto in arresto, in esecuzione dell’ordinanza di sostituzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con installazione del braccialetto elettronico con quella più afflittiva della custodia cautelare in carcere, e successivamente accompagnato presso la Casa Circondariale di Catania dove si trova attualmente.

















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