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Bologna, a Villa delle Rose apre un centro creativo temporaneo per la formazione dei giovani artisti

Un accordo tra il Comune e l’Accademia di Belle Arti per la gestione sperimentale degli spazi della storica residenza di Via Saragozza al fine di realizzare una casa dell’arte

Grazie a un accordo tra il Settore Musei Civici del Comune di Bologna e l’Accademia di Belle Arti di Bologna, nasce a Villa delle Rose un laboratorio creativo per la formazione e la crescita professionale delle e dei giovani allievi dell’Accademia cittadina. Con il progetto speciale Un anno in cima alle scale la storica sede di Villa delle Rose, uno spazio iconico per la vita culturale della città, che fa parte dell’Area Arte Moderna e Contemporanea del Settore Musei Civici, si trasforma per un intero anno accademico, da novembre 2025 a giugno 2026, in un centro artistico a disposizione degli studenti e delle studentesse in formazione, una ‘casa dell’arte’ dove sperimentare, progettare ed esporre sotto la guida dei e delle docenti e nell’incontro con professioniste e professionisti del settore.

Il progetto Un anno in cima alle scale, coordinato da Anna de Manincor in collaborazione con i dipartimenti di Arti Visive, Comunicazione e Didattica e Arti Applicate ABABO, prevede l’ideazione e l’organizzazione di un programma di attività volte a creare un ponte diretto tra la formazione e la comunità cittadina. Nell’arco dell’anno accademico 2025/26, i docenti e le docenti, gli studenti e le studentesse dell’Accademia porteranno all’interno degli spazi di Villa delle Rose una serie di attività laboratoriali sperimentali e di co-progettazione tra più dipartimenti, workshop con artiste e artisti, curatrici e curatori, studiose e studiosi invitati appositamente a confrontarsi con la Villa, con il Parco e con le mostre curate dal MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
Il primo appuntamento in programma è un workshop internazionale all’interno del programma Erasmus + con gli studenti partecipanti al progetto BIP (Blended Intensive Programmes) provenienti da PXL-MAD School of Arts di Hasselt, VDA Vilniaus dailés akademija di Vilnius e Accademia di Belle Arti di Bologna. Il progetto A Dialogue Across Times and Landscapes. Sotto/Sopra ha previsto un’esplorazione del territorio urbano – dai portici di San Luca al centro città, dalla Chiusa di Casalecchio ai canali sotterranei – e un laboratorio di illustrazione negli spazi di Villa delle Rose, dove le opere realizzate saranno restituite al pubblico in una mostra aperta dal 7 al 9 novembre 2025 (dalle 13 alle 19), a cura di Sara Colaone e Mario Rivelli, docenti del Corso di Fumetto e illustrazione dell’Accademia di Bologna. Dal 12 al 29 novembre, l’esposizione sarà riallestita negli spazi dell’Accademia nell’ambito del festival A occhi aperti.

L’accordo operativo, con il progetto Un anno in cima alle scale, avvia una sperimentazione che si propone di interpretare le finalità principali del lascito di Villa delle Rose, donata nel 1916 al Comune dalla contessa Nerina Armandi Avogli affinché “continui ad accogliere opere d’arte e a germinare fiori”. Guardando ad esperienze internazionali di pedagogia radicale, residenza intensiva e creazione collettiva, Villa delle Rose si apre alla frequentazione continuativa da parte di studenti, docenti, partecipanti, abitanti e visitatori delle mostre e delle restituzioni pubbliche, rendendo l’accademia e il museo, le istituzioni di formazione e di fruizione dell’arte, due vasi comunicanti in relazione con la città.
I primi laboratori e sperimentazioni negli spazi espositivi della Villa saranno affidati a: Martina Angelotti, curatrice e scrittrice d’arte; Cecilia Canziani, storica dell’arte e curatrice (Padiglione Italia Biennale d’Arte Venezia 2026); Niccolò Morgan Gandolfi, artista e fotografo; Lóránd Hegyi, storico dell’arte e curatore; Adelita Husni-Bey, artista; Moira Ricci, artista e fotografa; Umberto Saraceni, projection designer; Arianna Scubla, artista.

Gli ambiti di sperimentazione del progetto Un anno in cima alle scale sono molteplici: la prima relazione ed esplorazione del parco e della Villa è cercata attraverso pratiche di relazione diretta come il disegno dal vero e il rilievo architettonico, i cui primi frutti saranno la realizzazione di una planimetria tridimensionale della Villa e del parco che comprende anche il riconoscimento delle piante ad alto fusto e delle essenze. Il secondo focus è lo studio situato del luogo, che si avvale di ricerche d’archivio, della pratica fotografica e dello studio dei materiali.
Il terzo ambito di ricerca, che coinvolge discipline diverse, è incentrato sull’abitare e sul farsi spazio negli spazi esistenti (incastonare e trovare dimora). In primavera due diversi laboratori si misureranno con la pratica del camminare, della progettazione incentrata sulla percezione sonora degli spazi e sull’estrazione del colore da elementi vegetali presenti nel parco della Villa.
Tutte le attività di ricerca e di creazione cercano di favorire la collaborazione, la costruzione di ambiti interdisciplinari, la creazione situata e l’interdipendenza tra interno ed esterno.
Nel corso dell’anno, verranno inoltre organizzati incontri pubblici e momenti di restituzione alla città del lavoro svolto dai giovani artisti.

Collaborazione e condivisione sono alla base dell’accordo operativo che rafforza la sinergia tra l’Area Arte Moderna e Contemporanea del Settore Musei Civici e l’Accademia di Belle Arti di Bologna, prevedendo in alcuni periodi dell’anno, in particolare durante ART CITY Bologna, la coesistenza tra le attività formative dell’Accademia e l’esposizione museale come ulteriore opportunità di interazione e arricchimento per le studentesse e gli studenti.

“Come Assessore alla Cultura ho fortemente sostenuto questa collaborazione tra il Settore Musei Civici del Comune di Bologna e l’Accademia di Belle Arti, perché intendiamo continuare a investire sul futuro di chi opera nell’arte. ‘Un anno in cima alle scale’ costituisce un modello sperimentale di lavoro comune, un banco di prova temporaneo lungo otto mesi con cui approntare delle ulteriori occasioni formative per le nuove generazioni. L’invito rivolto a giovani artiste e artisti è di considerare Villa delle Rose come un luogo aperto alle possibilità del fare e del pensare l’arte; un ambiente vivo in cui concedersi il rischio della ricerca, necessario per sperimentare il nuovo. Un centro capace di risuonare con le urgenze artistiche e sociali del presente e in dialogo con le attività del MAMbo e con la città” dichiara l’assessore Daniele Del Pozzo.

“Riempire di contenuti formativi un luogo storico di Bologna come Villa delle Rose è la dimostrazione che la missione di un’istituzione come l’Accademia di Belle Arti si sta compiendo: dialogare con la città e il suo patrimonio, condividendo con una comunità i suoi percorsi creativi e di ricerca artistica” sostiene Enrico Fornaroli, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

“Sono molto soddisfatto di questa progettualità condivisa con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, che si inserisce pienamente nella programmazione dell’Area Arte Moderna e Contemporanea del Settore Musei Civici. Con ‘Un anno in cima alle scale’  proseguiamo nel percorso di apertura e partecipazione che da tempo caratterizza Villa delle Rose, rendendola un luogo vivo, attraversato da idee, energie e sperimentazioni. Qui le mostre e i progetti del MAMbo potranno convivere con workshop, lezioni, laboratori e iniziative promosse dalle studentesse e dagli studenti dell’Accademia, trasformando la Villa in un punto di riferimento sempre più centrale per la vita culturale della città e in uno spazio di incontro concreto tra formazione, ricerca e pratica artistica” afferma Lorenzo Balbi, direttore di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.

















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