L’Arciconfraternita del S.S. Crocifisso in Sassuolo e le associazioni Uciim Modena-Sassuolo e Viceversa Aps propongono due incontri culturali da svolgersi presso la Chiesa di San Francesco in Rocca di Sassuolo, già Cappella Palatina, in Piazzale della Rosa, adiacente al Palazzo Ducale di Sassuolo.
Le due giornate, 2 e 16 novembre, rientrano nel programma “Dagli Affreschi alle Storie”, un percorso tra arte, fede e storia che si svolgerà a partire da marzo 2025. L’idea è costruire un percorso di valorizzazione e divulgazione della Chiesa di San Francesco, molto cara ai sassolesi per la presenza del ‘Santo Tronco’, attraverso la conoscenza dei suoi aspetti storici e artistici. Quindi non solo come complemento del Palazzo Ducale ma con una propria storia e identità autonoma.
L’iniziativa è rivolta a cittadini, studenti, turisti, amanti dell’arte oppure alla ricerca di bellezza curiosi di conoscere la ricchezza del patrimonio artistico, i luoghi nascosti e i capolavori d’arte della cappella privata dei Duchi d’Este ed altri spazi collegati. L’idea è anche di far rivivere il Barocco, inteso come straordinario periodo storico, artistico e religioso, come chiave di lettura per far conoscere la Chiesa di San Francesco, attraverso il racconto e l’interazione tra lo spettatore e la storia. Gli affreschi barocchi diventano parole e le divulgatrici mostreranno le storie secolari e le emozioni che stanno dietro le rappresentazioni pittoriche che dischiudono simboli, persone, drammi e relazioni per offrire un punto di vista nuovo e stimolante su queste meraviglie.
Il progetto è promosso dall’Arciconfraternita del S.S. Crocifisso in Sassuolo, le associazioni Uciim Modena-Sassuolo e Viceversa Aps, in collaborazione con l’Archivio Storico Diocesano Modena-Nonantola per la ricerca di lettere e documenti originali.
IL PROGRAMMA
Domenica 2 Novembre ore 16.30
Il Sacro Tronco fra storia e leggenda. La nascita dell’arciconfraternita voluta da Marco Pio e Clelia Farnese
Saluti Istituzionali: Sindaco / Assessore alla cultura
Saluti di Alberto Bellei, Priore dell’Arciconfraternita
Presentazione di Alessandra Borghi, Presidente di Uciim Modena Sassuolo
A seguire: visita della chiesa con Matteo Ruini
La storia dell’Arciconfraternita del Sacro Tronco si intreccia strettamente con le vicende politiche, religiose e sociali del tardo Rinascimento. Al centro di questa narrazione affascinante si colloca un oggetto simbolico e misterioso: il Sacro Tronco, reliquia attorno alla quale si è costruito un culto che, tra storia e leggenda, ha saputo resistere nei secoli. Secondo la tradizione, il Sacro Tronco sarebbe un frammento ligneo legato alla Passione di Cristo, capace di suscitare straordinaria devozione. Attorno a questa reliquia si sviluppò, a partire dalla seconda metà del Cinquecento, un articolato progetto di spiritualità e assistenza, fortemente voluto da Marco Pio di Savoia, signore di Sassuolo, e da sua moglie Clelia Farnese, appartenente a una delle famiglie più potenti dell’epoca. In un periodo di grande fermento controriformista, la creazione di un sodalizio confraternale rappresentava un potente strumento per rafforzare il legame tra autorità politica e religione, tra nobiltà e popolo.
L’incontro si propone di ricostruire le origini e l’evoluzione dell’Arciconfraternita, facendo luce sul contesto storico in cui essa nacque, sui protagonisti che la vollero e sulle leggende che alimentarono il culto del Sacro Tronco. Un viaggio che unisce documenti, testimonianze, arte e tradizione popolare, restituendo il profilo di una realtà ancora oggi viva, che affonda le sue radici in un passato denso di significati.
Domenica 16 Novembre, ore 16.30
Francesco I e la basilica della Ghiara a Reggio Emilia
Saluti Istituzionali: Sindaco / Assessore alla cultura
Saluti di Alberto Bellei, Priore dell’Arciconfraternita
Presentazione di Alessandra Borghi, Presidente di Uciim Modena Sassuolo
La Basilica della Ghiara è uno dei massimi esempi di arte sacra dell’Emilia-Romagna, non solo per la straordinaria qualità architettonica e pittorica dell’edificio, ma anche per il significato religioso e politico che ha assunto fin dalla sua fondazione. La sua storia ha origine da un evento ritenuto miracoloso: nel 1596, un giovane sordomuto di nome Marchino, pregando davanti a un’immagine della Madonna dipinta sul muro esterno del convento dei Servi di Maria, avrebbe improvvisamente riacquistato la parola e l’udito. L’eco del miracolo si diffuse rapidamente, dando impulso a una crescente venerazione popolare che portò, nel giro di pochi anni, alla decisione di costruire un santuario degno di quella devozione. Protagonista della realizzazione dell’imponente Basilica fu Francesco I d’Este, duca di Modena e Reggio, che nel Seicento volle fortemente fare della Ghiara un simbolo della religiosità della corte estense, ma anche uno strumento di legittimazione del potere dinastico. Sostenere la costruzione della Basilica significava infatti mostrare devozione, rafforzare il legame con il popolo e affermare il prestigio della propria casata attraverso le arti.
L’incontro sarà l’occasione per approfondire il contesto storico, artistico e politico in cui nacque la Basilica, mettendo in luce il ruolo di Francesco I d’Este nella promozione dell’opera e il significato profondo che essa ha assunto per la città di Reggio Emilia.
Per completare l’esperienza, sarà inoltre organizzata una visita guidata speciale alla Basilica, per ammirare da vicino la ricchezza del suo patrimonio artistico e spirituale.


