sabato, 18 Ottobre 2025
17 C
Comune di Sassuolo
HomeModena25 anni fa l'addio a Sergio Neri "pioniere" della scuola modenese





25 anni fa l’addio a Sergio Neri “pioniere” della scuola modenese

“Ha lasciato un patrimonio educativo di straordinaria attualità. La sua visione della scuola come tempo qualitativo, spazio di inclusione e crescita emotiva, rappresenta ancora oggi una sfida e il suo pensiero ci accompagna sempre, nella quotidianità e nelle scelte politiche”. Sono le parole dell’assessora alle Politiche educative del Comune di Modena Federica Venturelli, nel ricordo di Sergio Neri, educatore e pedagogista di cui sabato 18 ottobre ricorrono i 25 anni dalla morte, l’insegnamento del quale sarà anche al centro della rassegna “Modena fa scuola”, da giovedì 23 a sabato 25 ottobre.

Intellettuale appassionato, dotato di una forte vocazione etica, con un profondo ottimismo verso un cambiamento possibile e necessario sul piano sociale e istituzionale, Neri è stato un uno dei più grandi pedagogisti italiani, vivendo e lavorando a Modena. A lui, a cui è intitolato anche il Centro educativo Memo, sono state già dedicate diverse scuole e istituti del territorio.

“La sua opera – prosegue Venturelli – ha lasciato un segno indelebile in tutto il panorama educativo italiano, rendendo Modena un punto di riferimento riconosciuto e studiato, per i suoi modelli e le sue buone pratiche, anche a livello internazionale, soprattutto per ciò che riguarda il grande tema dell’inclusione”.

Tra le sue intuizioni più innovative quella del tempo pieno, che vide proprio Modena protagonista delle prime sperimentazioni. La sua idea era chiara: educare non significa solo trasmettere nozioni, ma coinvolgere attivamente bambine, bambini, ragazze e ragazzi in esperienze che sviluppino conoscenza e passione per la vita. In questo senso, la scuola doveva diventare un luogo aperto e inclusivo, dove nessuno fosse lasciato indietro. “A Modena, lavorando nel solco della sua visione, abbiamo oggi l’87% di tempo pieno nelle primarie, la percentuale più alta di tutta Italia – continua Venturelli -. Tempo pieno, ricordiamolo sempre, è tempo scuola. È socialità, è diritto al pasto per tutte e tutti. E, a questo proposito, il Comune di Modena sta realizzando cinque nuove mense scolastiche grazie ai cofinanziamenti del Pnrr; la prima, alla primaria Sant’Agnese, inaugura questo sabato 18 ottobre”.

Tempo pieno inteso come tempo inclusivo, in particolare per i bambini con disabilità: “Una battaglia che lo ha accompagnato per tutta la vita. Le bambine e i bambini con disabilità devono stare dentro alla scuola, dentro ai processi. Perché non esistono “loro” e gli “altri” ma sono tutte e tutti parte della stessa comunità. Questa idea, apparentemente semplice, rappresentava un’autentica rivoluzione culturale in un’epoca in cui le persone con disabilità venivano spesso escluse o sottovalutate nei contesti educativi. Grazie alla sua determinazione e al suo carisma, Neri ha favorito l’inserimento degli alunni con disabilità nelle scuole comuni promuovendo, come dicevamo, il tempo pieno come strumento fondamentale di inclusione”.

E ancora, “il valore delle relazioni, della cooperazione e dell’autonomia, così come la formazione continua degli educatori per garantire la massima professionalità, sono pilastri del modello pedagogico che Neri ha contribuito a costruire e che ancora oggi rappresenta il perno del sistema educativo modenese”, ricorda l’assessora. “Ricordare Sergio Neri significa rendere vive e attuali le sue intuizioni di grande modernità, che ci spronano a guardare sempre oltre le difficoltà e gli svantaggi, ponendo al centro dell’educazione la persona nella sua interezza e unicità”, sottolinea l’assessora. “È un invito a coltivare un’educazione che sappia riconoscere e valorizzare le differenze, ascoltare e accogliere le emozioni, affinché la scuola sia un luogo di crescita autentica e inclusiva”.

È con questo spirito che la città si prepara ad accogliere nuovamente “Modena fa scuola”, la rassegna promossa dall’assessorato alla Politiche educative che da giovedì 23 a sabato 25 porta nel cuore della comunità le sfide educative del presente, con plenarie, workshop, laboratori e spettacoli. Nel suo terzo anno, la manifestazione mette al centro “Il coraggio delle emozioni: imparare l’intelligenza emotiva a scuola, in famiglia e in città”, un tema che discende profondamente dal pensiero di Neri, che aveva da sempre sottolineato l’importanza di educare non solo la mente, ma anche il cuore.

La manifestazione propone un programma ricco di plenarie, laboratori, workshop e spettacoli, pensati per coinvolgere educatori, famiglie, studenti e cittadinanza in un percorso condiviso di crescita e consapevolezza. “In un momento storico in cui le relazioni sociali e affettive sono messe a dura prova, imparare a riconoscere, gestire ed esprimere le emozioni diventa un atto di coraggio e un investimento fondamentale per il futuro”, conclude l’assessora.

















Ultime notizie