martedì, 7 Ottobre 2025
17 C
Comune di Sassuolo
HomeFioranoIperceramica Fiorano Modenese: parte "Ri(e)voluzioni", innovativo progetto su inclusione, diritti e cultura...





Iperceramica Fiorano Modenese: parte “Ri(e)voluzioni”, innovativo progetto su inclusione, diritti e cultura aziendale

E’ partito il 1° ottobre, e si svolge sino al 18 dicembre, il nuovo percorso formativo “Ri(e)voluzioni” dedicato a inclusione, diversità e diritti promosso da Iperceramica di Fiorano Modenese e dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl Emilia Centrale e Uiltucs Uil, e dalle Rsa aziendali, a cura dell’associazione culturale sassolese “Non è colpa mia”.

L’iniziativa, rivolta a 200 lavoratrici e lavoratori dell’azienda leader nella commercializzazione di piastrelle e arredo bagno, rappresenta un progetto formativo senza precedenti nel territorio emiliano e nel settore privato: 12 ore di formazione per ogni dipendente, suddivise in 9 moduli formativi, pari a circa 1.200 ore totali, per affrontare temi cruciali come diversità, diritti, disabilità, violenza di genere e inclusione Lgbtq+.

Nel frattempo, proprio in questi giorni, è stato votato a larghissima maggioranza dei dipendenti anche il Premio di Risultato sottoscritto dai sindacati che verrà erogato a giugno 2026 e vede l’incremento del 55% del montante premio, passando da 2.000 euro (di due anni fa) a 3.600 euro. Una concreta risposta economica ai lavoratori in un periodo di alta inflazione.

Tornando al progetto formativo, frutto dell’integrativo aziendale sottoscritto nel 2024, si introducono nuove tutele e azioni concrete per la promozione di diritti, benessere e cultura aziendale inclusiva.

 

Durante le ore di formazione aziendale, si svilupperanno temi quali:

  • Valorizzazione delle diversità e delle persone con disabilità attraverso la sensibilizzazione sulle barriere e le discriminazioni affrontate dalle persone disabili
  • Contrasto alla violenza di genere e sui suoi effetti sulla vita delle persone, e promozione di comportamenti di rispetto, decostruzione degli stereotipi di genere e sessuali
  • Diritti Lgbtq+ e pari opportunità
  • Costruzione di ambienti di lavoro rispettosi, sicuri e accoglienti, pratiche inclusive e di accessibilità.

I costi del progetto sono interamente sostenuti dall’azienda ed è prevista anche una donazione ad associazioni contro la violenza del territorio.

Il progetto è realizzato da “Non è colpa mia”, associazione sassolese impegnata dal 2020 nella diffusione di cultura sui temi della violenza di genere, delle pari opportunità e dell’inclusione.

La progettazione e la formazione sono state curate da Roberta Barra, Angela Ninzoli, Simona Fiandri e Martina Mammi, che hanno organizzato il percorso in modo che sia coinvolgente e dedicato alle persone che saranno in aula: un lavoro attento alla costruzione di consapevolezza e al riconoscimento degli stereotipi, spesso alla base delle discriminazioni e della violenza.

Sono proposti materiali formativi innovativi e momenti di interazione diretta per coinvolgere in prima persona tutti i partecipanti, offrendo loro strumenti concreti per trasformare la cultura aziendale e la qualità delle relazioni.

Il 1° ottobre si è svolto il primo incontro alla presenza delle prime 75 fra lavoratrici e lavoratori (in FOTO), che hanno partecipato in modo attivo interagendo con le relatrici sui temi proposti. Sono stati illustrati gli articoli della Costituzione italiana a tutela del lavoro, il ruolo del welfare e delle istituzioni a sostegno delle famiglie per conciliare il ruolo genitoriale con il lavoro, la centralità della persona, non solo come lavoratore all’interno della fabbrica, ma come cittadino titolare di diritti.

“Abbiamo fortemente voluto questo progetto perché crediamo che la contrattazione sindacale non debba fermarsi al salario, ma portare anche strumenti di crescita culturale e sociale. E’ importante la valorizzazione delle persone e la possibilità di dare sempre più strumenti di consapevolezza” afferma Cinzia Pinton della Filcams Cgil Modena.

“Questa esperienza dimostra che il dialogo tra azienda e rappresentanze dei lavoratori può tradursi in percorsi di valore, che mettono al centro le persone” afferma Domenico Silvano di Fisascat Cisl Emilia Centrale.

“L’inclusione è responsabilità collettiva. Il nostro augurio è che questo progetto diventi un modello da replicare in altre realtà” spiega Lorenzo Tollari di Uiltucs Uil Modena e Reggio Emilia.

 

Il valore dell’intesa

L’azienda ha accolto con convinzione la proposta sindacale, trasformandola in un’iniziativa che punta a migliorare il clima aziendale e a rendere i diritti parte integrante della cultura d’impresa. Questo progetto dimostra che la contrattazione collettiva può diventare strumento di innovazione sociale oltre che di tutela economica.

 

Un invito alle aziende

I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil lanciano un invito alle aziende del territorio:

“Costruire ambienti di lavoro inclusivi è possibile. Questo è un primo passo ma è necessario oltre che auspicabile che vi siano altre imprese che vogliano investire in cultura, formazione e rispetto.”

 

















Ultime notizie