Per il Modena Belcanto Festival il Teatro Comunale Pavarotti-Freni ospita CEREMONY, un concerto lirico che intreccia la direzione musicale di Leone Magiera e la direzione artistica di Lorenzo Silvestri, in occasione della seconda edizione del Premio Leone Magiera. L’evento si presenta come un incontro tra la tradizione dell’opera e la sensibilità artistica contemporanea, un rito sonoro e visivo che celebra la forza e la vulnerabilità della giovinezza.
Sul palcoscenico, un programma che abbraccia alcune delle pagine più intense del repertorio lirico — da Henry Purcell a Vincenzo Bellini, da Jules Massenet a Gaetano Donizetti, fino a Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini e Francesco Cilea. Le arie, selezionate per la loro tensione drammatica e la loro carica emotiva, costruiscono una narrazione unitaria, un percorso che procede come una sequenza di episodi legati da un filo tematico comune: la ricerca di una voce, la celebrazione di un passaggio, la cerimonia della vita stessa.
Protagonisti del concerto sono sei giovani interpreti lirici under 30 scelti da Leone Magiera tra le voci emergenti più promettenti del panorama attuale: Giulia Alletto, Simone Fenotti, Lorenzo Martelli, Sara Minieri, Ilaria Monteverdi e Paolo Nevi. Accompagnati al pianoforte dallo stesso Maestro Magiera e da Alessandro Zilioli, questi artisti incarnano lo spirito del Premio – un riconoscimento dedicato alla scoperta e alla valorizzazione delle nuove generazioni di cantanti lirici.
A novantun anni, il grande e celebre Leone Magiera, si rimette in gioco con un’iniziativa che unisce esperienza, visione e desiderio di trasmissione. Dopo una vita interamente dedicata alla musica e alla formazione di generazioni di artisti — dai più grandi interpreti lirici del secondo Novecento ai giovani talenti contemporanei — Magiera inaugura una nuova stagione creativa con la Fondazione Leone Magiera, un progetto unico nel suo genere a livello internazionale che esordisce proprio in questa occasione.
La Fondazione nasce con l’obiettivo di sostenere giovani talenti non solo nel campo musicale, ma anche in quello delle arti visive, ponendosi come punto d’incontro fra discipline tradizionalmente distinte ma accomunate da un identico anelito espressivo. L’interesse personale di Magiera per la pittura del Novecento e il confronto quotidiano con la figlia, attiva nel mondo dell’arte contemporanea, sono stati gli elementi propulsori di questa nuova direzione: un gesto di apertura e di fiducia verso le generazioni emergenti.
Il frutto di questa visione è CEREMONY, uno spettacolo che intreccia canto lirico e arti visive, trasformando la scena in uno spazio di dialogo tra linguaggi. Giovani artisti, selezionati personalmente da Magiera tra centinaia di interpreti ascoltati negli ultimi anni, danno voce a una drammaturgia che riflette la tragedia generazionale della nostra epoca — un tema universale che interroga la giovinezza, il silenzio e la ricerca di identità.
Accanto a loro, il contributo creativo di Lorenzo Silvestri, artista visivo tra i più interessanti della nuova generazione, conferisce all’opera una dimensione immersiva e contemporanea. L’incontro tra i due mondi — quello lirico e quello visivo — diventa un terreno fertile di sperimentazione, dove la tradizione musicale incontra la sensibilità estetica di oggi.
Magiera parla di questa collaborazione come di una “nuova avventura eccitante”, nata dal desiderio di far dialogare le arti tra loro, di farle vibrare all’unisono su temi urgenti e condivisi. L’opera lirica, da sempre simbolo di universalità emotiva, si apre così al linguaggio visivo per rinnovarsi, per ampliare la propria forza comunicativa e per parlare a un pubblico nuovo, capace di riconoscersi in una visione corale e intergenerazionale.
Con CEREMONY e la Fondazione che lo accompagna, Leone Magiera non solo ribadisce il suo ruolo di Maestro e mentore, ma dimostra ancora una volta la capacità di guardare avanti, di credere nel futuro delle arti e di offrire alla musica un orizzonte rinnovato, dove tradizione e sperimentazione si incontrano in una stessa, vibrante cerimonia.