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Assemblea pubblica sui lavori svolti sulle pinete di Castelnovo il 9 ottobre

Come preannunciato, l’amministrazione comunale di Castelnovo ha organizzato un incontro aperto alla comunità per illustrare gli importanti interventi di diradamento e messa in sicurezza del verde pubblico condotti in particolare sulle tre pinete nel centro del paese e l’area a lato di piazzale Matteotti. L’incontro si terrà giovedì 9 ottobre, alle ore 20.30 nella Sala del consiglio comunale, in Municipio a Castelnovo, con la partecipazione del sindaco Emanuele Ferrari e degli assessori Silvia Dallaporta e Giorgio Severi. Inoltre interverranno rappresentanti del Parco nazionale, dell’Unione Appennino, del progettista dei lavori Roberto Barbantini e del tecnico della ditta esecutrice (Cofar) Antonio Gareri.

I lavori hanno suscitato una forte attenzione tra i residenti e non solo. Si è trattato di lavori concordati anche nell’ambito dell’Unione, con l’obiettivo di migliorare i termini di sicurezza delle pinete in caso di incendio. Le tre pinete di Castelnovo sono estremamente integrate con il tessuto urbano del centro abitato, vicine a molte case e impiantate circa un secolo fa. Ad oggi stanno subendo la parziale sostituzione naturale delle conifere con specie autoctone, come la Roverella. Questo processo produce molto materiale di risulta a terra di difficile rimozione e che in caso di incendio poteva comportare rischi elevati. Nel contempo le pinete rappresentano una caratteristica importante del paese, e nella loro lunga storia ne sono diventate un elemento identitario.

Le pinete nel centro di Castelnovo sono frutto di rimboschimenti di origine artificiale di conifere alloctone quali pino nero (Pinus nigra), abete rosso (Picea abies) e abete di Douglas (Pseudotsuga menziesii). Sono state messe a dimora durante il ventennio, e lo stato delle conifere oggi risulta in mediocri condizioni vegetative. Unitamente alla notevole frequentazione turistica di alcune di queste pinete o delle aree in loro prossimità, con centri abitati e strutture turistiche nelle vicinanze immediate, rappresentavano aree critiche con marcato rischio di incendi. L’obiettivo deli interventi era quello della naturalizzazione di soprassuoli artificiali con l’obiettivo di aumentare la resilienza dei popolamenti forestali, aumentare la stabilità dei versanti e quindi l’efficienza ecologico-strutturale dell’ecosistema. Sono state realizzate fasce di protezione sui fronti a maggior possibilità d’innesco. La scarpata attigua a Piazzale Matteotti è invece al centro di un’operazione di messa in sicurezza attraverso pulizia con abbattimento e potatura di alcuni alberi già preventivata da tempo. Le piante su cui intervenire al tempo della programmazione dell’intervento erano state individuate attraverso una consulenza dei Carabinieri Forestali e insieme alla Commissione Ambiente del Comune, in quanto ammalate o pericolose.

















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