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Contributi a 14 attività e hub urbano per rilanciare il centro storico di Modena

Sono 14 gli interventi già finanziati dal Comune di Modena, tramite due bandi, per sostenere il commercio di vicinato, tra cui riqualificazioni e nuove aperture di attività anche in centro storico. Le risorse residue, pari a circa 114 mila euro, verranno ora utilizzate per avviare l’hub urbano, un intervento strategico che punta a potenziare, valorizzare e rivitalizzare commercio e servizi in centro storico, coinvolgendo attivamente operatori economici, cittadini e turisti.

Lo ha spiegato l’assessore alle Attività produttive Paolo Zanca, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 2 ottobre, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Dario Franco (Fratelli d’Italia) incentrata sulla chiusura delle attività commerciali in centro storico. In particolare, l’interrogazione chiedeva quali iniziative il Comune intendesse attivare per contrastare la desertificazione commerciale del centro storico; se fosse possibile creare una “zona tax free” in cui applicare tariffe calmierate a fronte di un impegno delle attività a mantenere l’apertura per almeno cinque anni; quali bandi esistano per incentivare nuove aperture; e, infine, se l’Amministrazione intendesse istituire un tavolo di confronto con le associazioni di categoria per la definizione di un piano di rilancio condiviso.

Parlando in premessa di un momento di difficoltà nazionale oggettiva per il commercio, anche a causa di mutate abitudini di acquisto, dell’ingresso delle nuove tecnologie e della concorrenza delle grandi catene di distribuzione, Zanca ha sostenuto che l’Amministrazione comunale è al lavoro per rilanciare concretamente, in centro storico e su tutto il territorio modenese, il tessuto di locali commerciali, di vicinato e di servizi di prossimità: “Gli interventi avviati anche con risorse comunali – ha argomentato l’assessore – puntano a sostenere i commercianti, offrendo anche strumenti innovativi per affrontare i cambiamenti in corso”.

Entrando nel merito delle domande, l’assessore ha ricordato che nell’ultimo anno sono stati pubblicati due bandi per l’erogazione di contributi a fondo perduto: il primo, nel 2024, specificamente rivolto al centro storico, cofinanziato con la Camera di Commercio per un totale di 120 mila euro; il secondo, nel 2025, aperto a tutto il territorio comunale, finanziato con risorse comunali per 113 mila euro. “Sommando le due procedure – ha affermato Zanca – in un anno abbiamo assegnato finanziamenti per 14 progetti, 12 dei quali di ristrutturazione e riqualificazione e due nuove aperture, di cui una in centro. Gli interventi – ha precisato l’assessore –hanno riguardato tinteggiature, sostituzioni di vetrine, adeguamenti impiantistici, acquisto di strumentazione digitale e realizzazione di siti web e campagne promozionali”.

Zanca ha quindi puntualizzato che le risorse residue delle due procedure, pari a circa 114 mila euro, verranno destinate all’avvio del progetto dell’hub urbano del centro storico, per il quale è già stato realizzato e approvato dalla Regione uno studio di fattibilità. Il progetto è stato sviluppato grazie a un bando regionale dedicato alla creazione di hub commerciali in aree urbane a vocazione commerciale che necessitano di interventi di riqualificazione. Lo studio è frutto di una collaborazione tra il Comune e diversi soggetti del territorio: Camera di Commercio, Fondazione di Modena, Cna, Lapam, Confesercenti, Confcommercio, Mercato Albinelli, Modenamoremio e Modenatur.

Il piano operativo, ha spiegato Zanca, si articola su tre ambiti principali: miglioramento del contesto urbano per rendere gli spazi più funzionali e vivibili; valorizzazione del sistema imprenditoriale con percorsi di formazione e innovazione; costruzione di sinergie tra commercio e turismo per un’esperienza integrata del territorio. L’obiettivo è creare un ecosistema urbano interconnesso, attrattivo per cittadini, visitatori e operatori economici: “L’hub urbano – ha dichiarato Zanca – è uno strumento concreto per dare nuova vitalità al centro storico, sostenendo le imprese e migliorando la qualità dello spazio pubblico in un’ottica di innovazione e collaborazione tra pubblico e privato.”

Rispetto alla proposta di una “zona tax free”, Zanca ha ricordato che le imposte comunali che incidono sulle attività commerciali sono Imu ( “solo se si è proprietari dell’immobile e molti invece sono affittuari”); imposta comunale sulla pubblicità; canone per l’occupazione di suolo pubblico (“che riguarda soprattutto ristorazione e pubblici esercizi”) e Tari (“che da quest’anno sarà tariffa puntuale, e quindi dipenderà dal quantitativo conferito”), puntualizzando che “il regime di agevolazione fiscale come quello proposto dal consigliere richiederebbe comunque modifiche normative non di competenza comunale”.

Infine, in merito alla richiesta di istituire un tavolo di crisi con le associazioni, l’assessore ha ricordato che il confronto con le categorie economiche è attivo fin dall’inizio del mandato e ha rappresentato la base per la costruzione del progetto dell’hub. Alla cabina di regia partecipano già la Camera di Commercio, la Fondazione di Modena, le principali associazioni di categoria, Modenamoremio, il Mercato Albinelli e Modenatur. In una fase successiva saranno coinvolte anche le organizzazioni sindacali e le associazioni del Terzo Settore per un confronto ancora più ampio.

Soddisfatto “solo parzialmente” si è dichiarato il consigliere Franco, il quale ha definito l’hub urbano come “la riproposizione di un modello che finora non ha funzionato e non può essere vincente”. A suo avviso l’amministrazione dovrebbe puntare maggiormente sulla fruibilità del centro storico, partendo da parcheggi e trasporto pubblico serale, con interventi più continuativi, anche sul piano fiscale, facendo fronte alla concorrenza dell’e-commerce e dei grandi centri commerciali.

















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