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SIS, no alla richiesta di ampliamento per lo stabilimento di Idice

Ieri sera in Consiglio comunale la votazione sul progetto della Società Italiana Sementi. La Sindaca Pillati: “Proposta seria ma non possiamo ignorare fragilità di quel territorio”

L’ampliamento della SIS, la Società Italiana Sementi, non si farà. Ieri sera, martedì 30 settembre, il Consiglio comunale di San Lazzaro si è espresso sul progetto di espansione dello stabilimento di via Mirandola, a Idice, dove si producono sementi senza l’utilizzo di fitofarmaci e fertilizzanti chimici, accogliendo il parere contrario della Città Metropolitana, che comporterà la negativa conclusione della Conferenza dei servizi.

“Il progetto che ci è stato presentato prevedeva di ampliare gli spazi dedicati alla ricerca e alla produzione, con nuove strutture che avrebbero rafforzato il ruolo di un’azienda storica del nostro territorio come polo di innovazione nel campo agroalimentare. Non era quindi una colata di cemento, come qualcuno maldestramente l’aveva etichettata, o addirittura un’operazione di speculazione edilizia: era una proposta legittima, seria e con finalità certamente positive – spiega la Sindaca Marilena Pillati – Il Comune e gli altri Enti chiamati ad esprimersi sul progetto però non hanno potuto non rilevare che l’area interessata dalla richiesta di ampliamento ricade in una zona fragile del nostro territorio, con caratteristiche ambientali che la rendono inadatta alle impermeabilizzazioni. È qui che entra in gioco il senso di responsabilità di un’amministrazione: riconoscere il valore di un progetto, ma allo stesso tempo dire di no quando a rischio c’è l’equilibrio dell’ambiente. Per queste ragioni abbiamo deciso di respingere la richiesta della SIS, ritenendo prioritario l’interesse ambientale”.

“Questo non significa chiudere le porte a un’azienda storica, anzi – aggiunge la Sindaca Pillati – Continueremo a considerarla un patrimonio per la nostra comunità, un’eccellenza nella ricerca e nella innovazione al servizio della sostenibilità. Ma San Lazzaro cresce e continuerà a farlo sempre seguendo un’idea chiara: lo sviluppo deve essere compatibile con le caratteristiche del territorio, perché l’ambiente che ci circonda è il bene più prezioso che abbiamo”.

















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