Questa mattina, presso la Chiesa Parrocchiale di San Domenico a Modena, si sono svolte le celebrazioni in onore di San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato.
La Santa Messa è stata officiata dall’Arcivescovo di Modena e Nonantola, Mons. Erio Castellucci, unitamente al cappellano della Polizia di Stato, Don Gabriele Semprebon, a Don Mimmo Capone, Parroco della Chiesa di San Domenico e al cerimoniere della diocesi Mons. Luigi Biagini.
Le celebrazioni sono state allietate da un accompagnamento musicale a cura del coro diocesano.
Presenti alla cerimonia i Parlamentari, le massime autorità civili e militari locali, i parenti delle Vittime del Dovere, una importante rappresentanza del personale della Polizia di Stato di Questura e Specialità e le delegazioni delle A.N.P.S. di Modena e Sassuolo, oltre a numerosi cittadini del quartiere e agli studenti della Scuola Primaria Paritaria “Figlie del Gesù”.
Il Questore Pennella, nel suo intervento, ha ringraziato tra gli altri le donne e gli uomini della Polizia di Stato modenese, per l’abnegazione ed il sacrificio che li contraddistinguono nel loro impegno quotidiano a garanzia della sicurezza dei cittadini.
Al termine della funzione religiosa, il Questore insieme ad Autorità, ospiti e personale della Polizia di Stato si sono portati nell’adiacente piazza Roma, dove a corollario della cerimonia religiosa, a partire dalle ore 9.30 fino alle ore 13.00, sono stati allestiti stand a cura della Questura e delle Specialità della Polizia di Stato.
Alle numerose attività di polizia di prossimità e di divulgazione dei progetti di legalità, aperte alla cittadinanza, hanno partecipato anche i giovanissimi studenti, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra il mondo della scuola di questa provincia e la Polizia di Stato, in un’ottica di rete e condivisione, e di avvicinare i giovani alle Forze di polizia per contribuire a diffondere la cultura della legalità.
È stato possibile assistere alle dimostrazioni dei gruppi cinofili e artificieri – tra le specialità più affascinanti della Polizia di Stato – che in squadra hanno riprodotto un intervento con il robot antisabotaggio, simulando il disinnesco di un ordigno, rinvenuto da Niki, il labrador antiesplosivo; supportare la Polizia Scientifica nella ricostruzione di una scena del crimine e nel rilevamento delle impronte digitali – gli specialisti del settore hanno catturato l’attenzione dei presenti illustrando le tecniche di sopralluogo – o salire a bordo di una Volante per scoprire il funzionamento di un’autovettura di ultima generazione ed il suo speciale equipaggiamento per i servizi di controllo del territorio.
Ma non solo, presente anche la Polizia Stradale, che attraverso l’utilizzo di test di simulazione, grazie anche alla collaborazione con l’ACI di Modena, ha approfondito l’importante tema della sicurezza stradale, coinvolgendo persino i più giovani a partire dalle regole da rispettare per chi si muove in bicicletta.
Non poteva mancare per l’occasione una pattuglia ippomontata del Reparto a Cavallo, in grado di strappare un sorriso e una carezza a grandi e piccini.
Contemporaneamente personale specializzato della Divisione Anticrimine della Questura, della Polizia per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale e delle Comunicazioni, della Polizia Ferroviaria hanno curato i propri punti informativi rispettivamente in tema di violenza di genere, di sicurezza in rete e di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e cyberbullismo, di sicurezza in ambito ferroviario con la scopo di prevenire comportamenti «a rischio» o gesti irresponsabili ed imprudenti che possano mettere a rischio la propria e l’altrui incolumità bordo treno, nelle stazioni ferroviarie e sui binari.