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Nuovo sopralluogo del presidente de Pascale e del sindaco Lepore lungo il torrente Ravone a Bologna

Proseguono i lavori di messa in sicurezza dell’area urbana circostante il torrente Ravone, a Bologna. Terminati i primi interventi di somma urgenza è, infatti, in fase di ultimazione il progetto per il ripristino delle tre briglie di monte sul corso d’acqua, crollate per effetto dell’ondata di maltempo nell’ottobre 2024. L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile affiderà a breve i lavori, con un finanziamento di 650mila euro.

Oggi, intanto, si è svolto un nuovo sopralluogo lungo il corso d’acqua, che attraversa per quasi 10 chilometri (in parte scoperto, in parte tombato) la città. Presenti il presidente della Regione, Michele de Pascale, la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini, il sindaco, Matteo Lepore, e l’assessore comunale alla Sicurezza idraulica, Daniele Ara.

Oltre all’affidamento dei lavori per le briglie di monte, nei prossimi mesi l’Agenzia regionale eseguirà un ulteriore intervento di rimozione di sedimenti dall’interno del tombino del Ravone e lo sfalcio e la rimozione di tutta la vegetazione infestante presente all’interno e sulle sponde nel tratto di valle (in via del Chiù). Procederà poi con la demolizione di un tratto di copertura, sempre a valle, che si è rivelato essere di ostacolo alle manutenzioni future.

“Seguiamo da vicino i lavori lungo il Ravone, ribadendo che per noi, insieme al Comune e in accordo con la struttura commissariale, è fondamentale la messa in sicurezza del bacino- spiega de Pascale-. I cantieri non si sono mai fermati, così come il confronto con le decine di migliaia di persone che abitano nell’area interessata, che comprensibilmente chiedono certezze in vista del futuro. Si è conclusa la prima fase, che ha visto interventi di messa in sicurezza sulle tombature. La seconda fase, su cui stiamo lavorando, riguarda le cosiddette ‘strozzature’, ovvero i nodi più stretti della rete. La terza- aggiunge il presidente- sarà definire con il commissario Curcio le opere a monte di Bologna, così come per le altre città colpite dalle alluvioni. Desidero esprimere un apprezzamento per tutti coloro che hanno lavorato: qui c’è stato davvero un grande lavoro di squadra”.

“È stato importante, in seguito all’assemblea con i cittadini, realizzare queste opere, perché erano gli impegni che ci eravamo assunti- sottolinea Lepore-. Ora, insieme alla Regione e all’Autorità di Bacino, siamo all’opera per la definizione del piano di cui faranno parte una serie di interventi che, dopo il decreto del governo di luglio, verranno finanziati con i primi 500 milioni di euro. Sono opere sicuramente di messa in sicurezza del Ravone e altri interventi sull’area metropolitana”.

Oltre alla messa in sicurezza del muro crollato in via del Chiù (intervento eseguito in somma urgenza e completato già a novembre 2024), sono stati ultimati a fine febbraio, con un mese di anticipo rispetto al cronoprogramma, i lavori di copertura del torrente in via Andrea Costa e di ricostruzione del muro laterale in via Brizio, collassati dopo l’evento alluvionale di ottobre 2024. Interventi, questi, portati avanti dai tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in collaborazione con il Comune di Bologna.

Terminati – anche questi in anticipo: iniziati a metà giugno, dovevano concludersi infatti a fine settembre -, i lavori in via Zoccoli e in via Montenero, a cura di Hera, in accordo con Comune e Regione: sono stati demoliti due vecchi solai ed è stata realizzata la nuova copertura.

















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