“La necessità dell’Appennino è quella di fare al più presto i lavori e non ritardarli, poiché abbiamo già subito interruzioni della SS 64 lo scorso autunno dovute a movimenti franosi negli stessi punti nei quali si erano verificate le frane nel 2023. Le frane sono in movimento ed è urgentissimo intervenire altrimenti si rischia di lasciare l’Appennino isolato. Non ha alcun senso ritardare i lavori. Come già fatto presente ad Anas in diverse occasioni, anche per rispondere alle richieste di CNA e per arrecare meno disagi a chi percorre la Porrettana.
Sarebbe invece utile organizzare i lavori in modo diverso, ovvero sfruttando gli orari notturni come fatto per la Rupe, oppure con un restringimento della carreggiata che permetta comunque il transito veicolare in entrambi i sensi, come già avvenuto in passato per effettuare alcune lavorazioni, o ancora limitare il senso unico alternato a tratti più brevi solo nelle zone di intervento e non lungo tutto il ponte. Queste alternative consentirebbero a tutti i mezzi di continuare a utilizzare la Porrettana.
Lo slittamento dei lavori non risolve alcun problema, al contrario, mette a rischio il territorio, perché i lavori devono essere eseguiti al più presto per evitare di trovarsi nuovamente isolati e dover eseguire poi i lavori in emergenza. Inoltre, il delegato Dall’Omo ha confermato che i fondi per sistemare la SP 24 sono già destinati, quindi la Città metropolitana è pronta a eseguire i lavori per metterla in sicurezza prima della partenza dei lavori di Anas, per renderla fruibile nel caso dovesse essere utilizzata come alternativa alla Porrettana per il traffico di mezzi pesanti, anche se continuiamo a reputarla una possibilità che deve essere limitata a brevi periodi”.