Secondo appuntamento a Reggio Emilia martedì 2 settembre, ore 21 per il festival ‘Sotto Suolo’ dedicato alle nuove formazioni giovanili e ai nuovi orizzonti della musica contemporanea. Ideato da Icarus Ensemble ‘Sotto Suolo’ propone al Chiostro della Ghiara il concerto di Icarus vs Muzak, gruppo composto dai musicisti under 35, riconoscibile per un approccio innovativo alla produzione musicale grazie all’uso di elettronica, video e sperimentazione sonora.
Formazione sempre variabile per un programma che propone cinque opere di altrettanti autori, a cominciare da Remainscape, composizione per tre percussioni, strumenti ricavati da materiali di scarto ed elettronica dal vivo ideata da Maurizio Azzan. Cosa rimane di un paesaggio quando ogni elemento connesso all’acqua e alla vita sparisce? Remainscape esplora la deriva acustica quando qualunque cosa è stata prosciugata e poi erosa, riducendo i gesti dei musicisti in poche essenziali articolazioni che generano un suono sporco e statico, irregolare come un orizzonte.
Il concerto continua con Digital solitude dove Davide Spina ha immaginato che durante l’esecuzione del percussionista vengano inviati messaggi tratti da poesie e aforismi sul tema della solitudine tramite QR Code.
A seguire Silence = Death per quattro batterie di Francesco Filidei dove il musicista riprende l’idea e le forme di un celebre quadro di Keith Haring per costruire una composizione dal forte afflato politico: un triangolo rosa che ha diverse figure che chiudono gli occhi, le orecchie, la bocca. Il pezzo è suddiviso in quattro sezioni: la prima utilizza solo il suono delle bacchette, costruendo un dialogo tra tutti i percussionisti, la seconda si basa su diverse esplosioni di materiali che diventano sempre più densi, la terza sovrappone diversi ritmi accumulando elementi. Alla fine di questa sezione, l’ingresso delle urla ricorda diversi tipi di sistemi politici: uno contro gli altri, fazioni contro fazioni, tutti contro (o insieme con) tutti. Dopo la cavalcata poliritmica finale il silenzio.
L’assolo per chitarra À Fleur de Peau di Giulia Lorusso offre invece un’esplorazione alcune delle sonorità offerte da un compressore e distorsione del suono: “così da operare – come spiega la musicista – una sorta di ‘zoom’ sul suono, di far emergere chiaramente suoni prodotti da micro-gesti e sfregamenti, iscritti in una drammaturgia alla quale il gesto strumentale, variazioni di densità e intensità conferiscono coerenza musicale.”
Chiude la serata Kunti Mantra di Riccardo Nova, composto per quattro percussioni e basso elettrico. Artista poliedrico e pronto a spaziare nei più diversi linguaggi della musica contemporanea, Riccardo Nova ha trascorso lunghi soggiorni in India dove ha approfondito la conoscenza della musica carmatica. Presente con le sue opere nei più importanti festival in Italia e all’estero, Nova si è confrontato con il Mahābhārata e ha dato vita ad una composizione che dopo l’acclamato debutto in Germania è stato presentato per la prima volta in Italia lo scorso anno al Maggio Musicale Fiorentino. In questa composizione Nova ha voluto reinterpretare l’epica indiana portando sul palco mantra, ritmi ancestrali e sonorità contemporanee.
Gli esecutori di Icarus vz Muzak coinvolti sono i percussionisti Francesco Pedrazzini, Marco Lazzaretti, Matteo Rovatti e Martino Mora insieme al chitarrista Giorgio Genta.
Alla sua prima edizione, ‘Sotto Suolo’ vuole contribuire alla costruzione di una rete artistica e culturale basata sulla condivisione, sul confronto, alla ricerca di nuovi linguaggi musicali, spazio aperto all’innovazione e alla collaborazione, laboratorio creativo che guarda al futuro della musica contemporanea e alla crescita di una nuova generazione di interpreti e compositori.
Ingresso libero