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A Modena l’anno educativo inizia con una nuova sezione e 28 posti in più al nido

Il sindaco Mezzetti e l’assessore Venturelli durante il taglio del nastro della nuova sezione “lattanti”

In occasione dell’avvio del nuovo anno educativo, lunedì 1 settembre, il sindaco Massimo Mezzetti e l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli si sono recati in visita al Polo scolastico Forghieri, in via Frescobaldi, per salutare e augurare un buon anno a bambini e bambine, alle loro famiglie, agli educatori e alle educatrici, e a tutto il personale dei servizi. Una visita simbolica per l’Amministrazione comunale che, non a caso, ha scelto di essere presente il primo giorno dell’anno educativo proprio in questa struttura, a gestione comunale, che da quest’anno inaugura una nuova sezione lattanti, portando a 10 i posti in più al nido (su un totale di 28 unità in più per l’anno 2025-2026).

“È emozionante vedere tanti piccoli che arrivano con i genitori ed entrano con fiducia a scuola – dichiara il sindaco Mezzetti – Ripartiamo con tanta gratitudine verso chi lavora nei nostri nidi e scuole d’infanzia – educatrici, insegnanti e personale tutto – e con l’orgoglio di mettere a disposizione delle famiglie un nuovo percorso educativo e scolastico di grande qualità per i piccoli da 0 a 12 mesi, in spazi belli come questa struttura che in questo modo da oggi accoglie ben 10 piccolissimi in più rispetto al passato”.

“Inaugurare l’anno educativo con più posti, e una nuova sezione al nido, rappresenta un segnale concreto del continuo investimento dell’Amministrazione nei servizi educativi per l’infanzia – hanno affermato il sindaco e l’assessora Venturelli – rispondendo alle esigenze delle famiglie e con l’obiettivo di garantire maggiore accesso, qualità e flessibilità, oltre che lavorare in prospettiva per l’azzeramento delle liste d’attesa. Investire in risorse e progettualità significa sostenere le famiglie in una scelta di vita importante ma non sempre semplice, per promuovere anche l’occupazione femminile e per offrire a tutte le bambine e i bambini maggiori opportunità educative, fin dai primi mesi di vita. L’investimento più importante che possiamo fare come Amministrazione è prenderci cura delle nuove generazioni, costruendo una città sempre più a misura di persone, giovani e famiglie, con servizi accessibili, di qualità e capaci di adattarsi ai bisogni diversi”.

In particolare, il Comune di Modena ha operato per aumentare l’accoglienza nei nidi con oltre 150 posti in più nell’ultimo quinquennio, raggiungendo peraltro una percentuale di copertura pubblica della fascia 0-3 pari al 45 per cento che, con i posti privati, arriva fino al 59 per cento, superando l’obiettivo europeo del 2030 che è del 45 per cento. Complessivamente, i posti nel circuito pubblico passano da 1.600 a 1.628, con un aumento, appunto, di altri 28 posti per l’anno educativo 2025-2026, e la previsione di ulteriori 60 posti per il 2026-2027, con il completamento del nido a Magenta.

Come l’adiacente scuola primaria Saliceto Panaro, anche il Polo Forghieri sarà inoltre interessato dalla realizzazione della nuova area quieta scolastica, che prevede la creazione di un’area pedonale interdetta al traffico veicolare in via Frescobaldi, con segnaletica dedicata e dissuasori, accompagnata dalla riqualificazione degli spazi esterni.

“Le zone scolastiche quiete sono molto più di un intervento urbanistico – sottolinea Venturelli – sono un progetto educativo, ambientale e culturale, che promuove la salute e la sicurezza. Vogliamo che andare a scuola a piedi o in bici diventi la normalità, soprattutto per i più piccoli. Una scuola senza auto in doppia fila o parcheggiate sugli attraversamenti è più sicura, più rispettosa dell’ambiente e più educativa: i bambini imparano anche da questo tipo di esempio, e come adulti abbiamo il dovere di darlo”.

Focalizzandosi poi sul concetto di Polo educativo 0-6, considerato un asse strategico della programmazione comunale, Venturelli ha evidenziato che “la creazione di spazi e percorsi integrati per i bambini dalla nascita ai 6 anni consente di promuovere benessere, senso di appartenenza e continuità educativa, grazie al lavoro sinergico di educatrici e insegnanti, in ambienti pensati per stimolare la curiosità e l’autonomia. La nostra attenzione ai nuovi approcci educativi è costante: pensiamo a un’educazione fluida, capace di valorizzare i processi di apprendimento in una logica inclusiva e non frammentata”.

L’assessora si è poi soffermata anche sulla formazione continua di educatrici, insegnanti e pedagogisti del Comune di Modena, che negli ultimi anni stanno approfondendo il tema del benessere, della cura e delle relazioni educative con uno sguardo progettuale aperto e condiviso. “Un pensiero educativo longitudinale, che guarda al futuro dei bambini e delle bambine in modo unitario, e in cui ogni spazio del servizio diventa un’occasione di scoperta, di relazione e di crescita”.

Inaugurato nel 2001, il Polo Forghieri (126 bambini e bambine da 0 a 6 anni) è frutto di una collaborazione tra Comune di Modena, enti e professionisti, tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che ha contribuito con risorse e visione alla nascita del progetto. Il valore culturale e architettonico della struttura è impreziosito dalle sculture in bronzo realizzate da Leonardo Lucchi nei giardini interni e dalla progettazione firmata dall’architetta Franca Stagi.

“Tutti coloro che vivono e lavorano nella scuola hanno un ruolo fondamentale nella crescita dei cittadini di domani – concludono sindaco e assessora – ringraziamo educatrici, educatori, insegnanti, pedagogiste, collaboratrici, collaboratori, cuoche e tutto il personale per l’impegno e la dedizione messi in campo per garantire un avvio sereno dell’anno educativo”.

















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