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“Fragili e infiniti” – La nuova stagione teatrale 2025-26 del Teatro Comunale Franco Tagliavini di Novellara

Teatro Novellara – foto Andrea Scardova (Servizio Patrimonio Culturale ER)

Fragili e infiniti”. È questo il titolo della nuova stagione del Teatro Comunale Franco Tagliavini di Novellara che prende ispirazione dai temi e dai personaggi che abiteranno il palcoscenico: storie di vulnerabilità ma anche di sconfinata resilienza, in cui l’animo umano si racconta nella sua incessante ricerca di bellezza, verità e felicità in un mondo complesso.

Anche per il 2025-26, il Comune di Novellara prosegue la collaborazione con Ater Fondazione, realtà con oltre cinquant’anni di esperienza nella promozione culturale, che consente una gestione ottimale delle risorse e l’ampliamento delle opportunità artistiche.

Il cartellone è stato costruito con l’obiettivo di offrire una programmazione ricca, variegata e accessibile, pensata per coinvolgere tutta la cittadinanza. In scena ci saranno spettacoli di prosa, danza, musica, teatro per famiglie e per le scuole, appuntamenti lirici e produzioni delle compagnie teatrali locali.

Tra gli artisti protagonisti della stagione figurano Pif, Moni Ovadia, Luca Bizzarri, Marina Massironi, Tindaro Granata e molti altri, impegnati in nuove produzioni firmate da importanti registi e coreografi della scena italiana, come Hektor Buddla.

Non mancheranno le collaborazioni con realtà del territorio, tra cui Altrarte Teatro, Amigdala APS, NoveTeatro APS e Drum Professional School, che porteranno in scena progetti capaci di emozionare e coinvolgere il pubblico. Il teatro continuerà inoltre a ospitare e sostenere compagnie inclusive, con attori con disabilità, nella convinzione che il teatro sia uno spazio prezioso per l’espressione e la crescita di tutti.

Non mancherà il tanto atteso spettacolo inaugurale della stagione che coinvolgerà il pubblico il 10-11-12 ottobre con la messa in scena di Lady Plume, a cura di Nassau Teatro. In una cittadina inglese dei primi del ’900, fervono i preparativi per l’elegante festa di fine estate alla Terrazza dei Glicini, dove cappelli sontuosi e abiti eccentrici fanno da protagonisti. Al centro della scena c’è Charlotte, una giovane modista della boutique “Le Plume Chapeau”, che sogna una vita diversa, fatta di raffinatezze e sogni realizzati. In una narrazione delicata e sognante, tra desideri, identità e piccole magie quotidiane, si racconta una storia semplice solo in apparenza, che invita a riflettere su cosa significhi davvero “imparare a volare”.

In scena il 12 novembre 2025 Coppia aperta, quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame per la produzione di Noveteatro, la protagonista dello spettacolo è una donna sposata, che racconta al pubblico la sua vita coniugale con un uomo che, sotto la bandiera dell’amore libero, pretende di avere relazioni con altre donne, ma non tollera che lei faccia lo stesso. Dopo una serie di tradimenti subiti e numerosi tentativi di suicidio (trattati in chiave ironica), la donna inizia un percorso di emancipazione, trovando nuova forza, autonomia e desiderio di vivere.  Nel finale, inaspettatamente, è lei a decidere di ribaltare i ruoli, annunciando che ha un nuovo amore e rivendicando per sé quella libertà che il marito aveva preteso solo per sé. Il marito, a quel punto, si dispera, rivelando quanto in realtà fosse legato a lei, ma troppo codardo per ammetterlo prima.

In scena il 22 novembre 2025 Bello!, uno spettacolo che riunisce sul palco sei virtuosi artisti di circo di diversa provenienza e un attore molto agile. Acrobati e attori rompono le convenzioni fisiche e mentali sulla bellezza, oltrepassando gli stereotipi e i propri limiti in un movimento scenico collettivo e continuo. È uno spettacolo sulla forza della meraviglia e sul potere di un circo che cerca nuove forme espressive, subordinando l’estetica all’etica.

Il 17 dicembre 2025, sarà in scena Lodo Guenzi con Morte Accidentale di un Anarchico uno spettacolo di Dario Fo, diretto da Giorgio Gallione.  Una farsa tragica, divertentissima e inquietante che prende spunto da un episodio del 1921 a New York. Il testo, basato su documenti autentici, denuncia le cause e le radici politiche della “strage di stato” di cui la morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli è tragico emblema. Il protagonista, un Matto, usa il gioco comico, il travestimento e lo sberleffo satirico per smascherare le bugie e le contraddizioni di un potere goffo e sfacciato. Lodo Guenzi, attore dai poliedrici talenti, guiderà una sarabanda comica, grottesca e satirica.

Il 23 gennaio 2026, Francesco Piccolo sarà sul palco del Tagliavini con Pierfrancesco Diliberto, in arte,  Pif. Momenti di trascurabile (in)felicità ci racconterà attimi di esistenza che fanno parte della vita di ognuno, attraverso ironici pensieri in libertà, cinici e reali. Francesco Piccolo, accompagnato da Pif, sfoglia il proprio catalogo di nevrosi, vezzi, consuetudini, manie e segreti tratti dai suoi libri di successo. Irresistibili racconti in bilico fra il reale e il surreale, di riflessioni sui nostri tempi e su tutti quei trascurabili momenti dell’esistenza umana che accomunano tutti noi e a cui possiamo ripensare con un sorriso, seppur a volte amaro.

L’11 febbraio 2026, andrà in scena la celebre opera di Molière: Il malato immaginario, con Tindaro Granata e Lucia Lavia. Una messa in scena che esplora il grido disperato di un autore teatrale che si sente messo da parte e ridicolizzato dalla società. Il lavoro cerca di rappresentare la domanda di un artista che tenta di far capire la sua arte, fino a decidere di essere malato per proteggersi dalla durezza della realtà. Il testo integrale e fedele è arricchito dalla supplica di Molière al Re, evidenziando il bisogno di esistere e la paura di non essere più apprezzato.

Il 18 febbraio 2026, potremo assistere all’epica storia della balena bianca di Herman Melville: Moby Dick, con Moni Ovadia nei panni del Capitano Achab e Giulio Corso in quelli di Starbuck, diretti da Guglielmo Ferro. La narrazione inizia sulla baleniera Pequod, dove si consumerà la tragedia dei personaggi in un susseguirsi frenetico di eventi. Il conflitto tra Achab e Starbuck rivela l’orrore della coscienza stessa di Achab, mostrando come Moby Dick non sia solo una balena, ma una condanna e una sfida tra uomini.

Il 16 marzo 2026, sarà la volta della commedia francese di Éric Assous: Le nostre donne, con Luca Bizzarri, Enzo Paci e Antonio Zavatteri. Una commedia comica e intelligente, magistralmente dosata in perfetto stile francese: raffinata e dissacrante, leggera e spietata al tempo stesso, dal ritmo inarrestabile che gioca con il ribaltamento dei ruoli e con i colpi di scena.

Una prova d’attore tutta al maschile, in cui le donne del titolo non ci sono fisicamente, ma invadono comunque la scena: amate, odiate, rimpiante, assenze materializzate dai discorsi dei loro uomini in crisi. In scena un nome notissimo come Luca Bizzarri recentemente tornato al suo primo amore, il teatro, Enzo Paci, apprezzato protagonista del film di Rai uno “Come è umano lei” sulla vita di Paolo Villaggio e Antonio Zavatteri, attore e regista teatrale, spesso apprezzato in fiction e film.

Il 15 aprile 2026, in scena un’esilarante rilettura di Lia Celi, con Marina Massironi e l’arpa di Monica Micheli: Ma che razza di Otello. Se a raccontare l’Otello è Marina Massironi, la fosca vicenda del Moro diventa un’esilarante cavalcata tra passioni e intrighi del Cinquecento e dell’Ottocento, con inaspettate e pungenti irruzioni nella stretta attualità. Uno spettacolo che offre un inedito punto di vista al femminile rispetto alle eroine del melodramma e si apre a divertenti e amari cortocircuiti con l’attualità.

“La stagione del Tagliavini – ha dichiarato l’assessora alla cultura Eva Lucenti – quest’anno più che mai esplora l’umanità valorizzandola per ciò che è, nelle sue contraddizioni, nelle fragilità, ma anche nel suo imprevedibile potenziale. E lo fa con grande varietà di linguaggio e mezzi, cavalcando anche i tanti e diversi linguaggi dell’arte, come prosa, danza e musica; ma anche la molteplicità degli approcci a un argomento o un testo: dal dramma al comico, dal tragico all’ironico. In teatro a Novellara, insomma, sale sul palco l’uomo senza schermi, senza ipocrisie, imperfetto e sublime.”

 

Vendita abbonamenti

da sabato 27 settembre a venerdì 3 ottobre

(solo per gli abbonati della stagione 2024-25 che potranno confermare il posto occupato nella scorsa stagione)

Da sabato 4 ottobre a venerdì 10 ottobre (nuovi abbonati)

 

Martedì, mercoledì e venerdì apertura biglietteria dalle 16:30 alle 18:30

Giovedì e sabato dalle 10:00 alle 12:00

 

Vendita carnet

da sabato 11 ottobre a venerdì 17 ottobre

 

Martedì, mercoledì e venerdì apertura biglietteria dalle 16:30 alle 18:30

Giovedì e sabato dalle 10:00 alle 12:00

 

Vendita biglietti singoli

da sabato 18 ottobre a venerdì 24 ottobre

 

Martedì, mercoledì e venerdì apertura biglietteria dalle 16:30 alle 18:30

Giovedì e sabato dalle 10:00 alle 12:00

 

 

 

















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