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SP 59 “Monzuno”, terminati i lavori di ripristino della strada dopo l’alluvione 2023 nei territori dei Comuni di Monzuno, Loiano e Marzabotto

SP59 Monzuno

Conclusi negli scorsi giorni gli interventi di ripristino in 11 punti della SP 59 “Monzuno”, dal km 1+780 al km 11+880, nei territori dei Comuni di Monzuno, Loiano e Marzabotto, gravemente danneggiati dall’alluvione del 2023. I lavori, di somma urgenza, sono stati realizzati da settembre 2024 nel contesto dell’Ordinanza del Capo del Dipartimento di Protezione civile n° 1.100, e hanno comportato un investimento complessivo di 2,1 milioni di euro.

Gli interventi hanno riguardato in particolare le località colpite da frane e smottamenti, per ristabilire la piena sicurezza e funzionalità del tracciato. In particolare, sono stati realizzati muri di contenimento su pali, opere di drenaggio e regimentazione delle acque, sono state sistemate le scarpate e di monte e di valle con la ricostruzione delle barriere cedute, sono stati ripristinati tratti di strada ed eseguite riasfaltature finali.

SP59 Loiano

Sempre sulla SP 59, a seguito di nuovi sopralluoghi tecnici effettuati dalla Città metropolitana di Bologna nel mese di febbraio 2025, è stato attivato un ulteriore intervento in somma urgenza al km 13+280, nel territorio del Comune di Loiano. Le scarpate di monte e di valle del tratto di strada interessato erano in movimento, e lo scivolamento del terreno stava danneggiando anche la strada. La gravità del dissesto ha imposto un’azione urgente per evitare fenomeni di collasso della strada con conseguente interruzione della viabilità. L’intervento ha previsto la messa in opera di un cordolo e di un muro su pali da entrambi i lati della carreggiata, la posa di una scogliera in massi ciclopici sulla riva del fosso a valle, un nuovo attraversamento idraulico, drenaggi profondi e opere di finitura.

L’importo complessivo dell’opera, finanziata direttamente dalla Città metropolitana, ammonta a 600.000 mila euro.

“Città metropolitana continua a investire sulle infrastrutture per riparare i danni causati dalle alluvioni, ma anche per anticipare nuove criticità, specie in Appennino. – commenta Matteo Montanari, consigliere delegato al coordinamento degli interventi di ricostruzione post alluvione – Su questo fronte l’impegno dovrà essere massimo nei prossimi anni. Siamo in un momento cruciale della ricostruzione. Moltissimi cantieri saranno aperti da settembre una volta concluse le progettazioni e assegnati gli appalti”.

















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