Il bunker interrato del Santa Maria Nuova, la cui edificazione ha costituito parte integrante del progetto di potenziamento del Servizio di Radioterapia Oncologica, ospita da lunedì scorso la terza unità radiante dell’ospedale cittadino.
La Tomotherapy, una delle più avanzate terapie per la cura delle patologie tumorali, è presente soltanto in quattro altri ospedali del territorio nazionale.
Si tratta di un’unità radiante, unica nel suo genere, che consente di indirizzare nel modo più preciso oggi ipotizzabile il fascio di radiazioni. La nuova strumentazione consente, inoltre, di ridurre i tempi di attesa e di trattare un numero maggiore di pazienti rispetto al passato.
Il costo totale dell’apparecchiatura, prodotta da una sola azienda al mondo con sede a Madison (Wisconsin, Usa), è di 3,5 mln di euro.
Quella destinata a Reggio Emilia è stata la 200a macchina realizzata.
Per il progetto della nuova Radioterapia Oncologica, la Fondazione Manodori ha stanziato 2 mln di euro da erogare in tre anni a partire dal 2005. Alla Fondazione si è affiancata Bipop Carire, per il tramite di UniCredit Group, con un contributo speciale di 1,5 mln di euro.
A sostegno del gruppo di volontariato Prora, che in questi anni si è mobilitato nella raccolta fondi per realizzare il bunker nel quale alloggia l’apparecchiatura, costo di realizzazione pari a 2.7 mln di euro, e garantire il funzionamento ottimale della Radioterapia, si sono mobilitati numerosi enti, associazioni, aziende e cittadini.
La nuova struttura – che entrerà in funzione entro il prossimo giugno – sarà al servizio di tutta la provincia di Reggio Emilia e consentirà di mantenere alti gli standard qualitativi dell’Arcispedale che, per il livello di innovazione tecnologica e di grande attenzione al paziente, si è trasformato in un polo d’attrazione per numerosi pazienti provenienti da tutta Italia.
Il progetto è stato presentato oggi da Ivan Trenti, direttore generale Azienda Ospedaliera, Antonella Spaggiari, presidente Fondazione Manodori, Rodolfo Ortolani, amministratore delegato Bipop Carire in rappresentanza del Gruppo UniCredit, e Luciano Armaroli, direttore del Servizio di Radioterapia Oncologica dell’Arcispedale Santa Maria Nuova.