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Modena, ascensori palazzine Acer: “In via Fusco servizio ripristinato”

“Il 6 luglio è stata ripristinata la funzionalità dell’ascensore di via Fusco, mentre permangono criticità per l’edificio in via Tignale del Garda, dovute ai tempi di reperimento dei materiali per la riparazione. Nel frattempo, con Acer abbiamo effettuato un monitoraggio delle necessità degli inquilini e sono stati presi contatti con Croce Rossa e Croce Blu per interventi di supporto a coloro che non hanno la possibilità di avere sostegno e aiuto dalle proprie famiglie”. A dirlo è Francesca Maletti, vicesindaca e assessora alle Politiche abitative del Comune di Modena, che lunedì 7 luglio ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione della consigliera Katia Parisi (Modena civica) su “Ascensori guasti nelle palazzine Acer – Emergenza per anziani, persone invalide e disabili, aggravata dal caldo”.

L’interrogazione faceva riferimento a quanto riportato anche dalla stampa locale in merito agli ascensori fuori uso nelle palazzine Acer di via Fusco e via Tignale del Garda, in cui “vivono numerosi anziani, persone invalide e con disabilità, che faticano a spostarsi e che non possono affrontare le scale”. Situazione, ha spiegato Parisi in aula, “resa ancora più drammatica dall’ondata di caldo che sta colpendo la città, mettendo a rischio la salute e l’incolumità di persone già fragili”. In merito a tutto ciò, la consigliera chiedeva quindi all’Amministrazione: da quanto tempo fosse a conoscenza della situazione e quali azioni concrete sono state intraprese; quali misure urgenti intende mettere in atto per garantire il ripristino immediato del servizio; se è previsto un piano di emergenza per assistere anziani, invalidi e disabili durante questa fase di caldo intenso e quali iniziative intende prendere per evitare che situazioni simili si ripetano, tutelando in via prioritaria le persone più fragili.

L’assessora Maletti ha spiegato che “in entrambi i casi l’amministrazione comunale è stata avvertita non appena si sono verificati i guasti agli ascensori. Il 6 giugno per quanto riguarda l’impianto di via Tignale del Garda e il 20 giugno per quello di via Fusco”. Nel primo caso, ha aggiunto, i residenti sono “stati informati dai manutentori una volta accertato il guasto e dall’amministratore di condominio”, mentre nella seconda palazzina “la comunicazione è stata data al capo scala subito dopo l’accertamento del guasto”.

Acer Modena, ha proseguito Maletti, ha incaricato le imprese di manutenzione perché intervenissero urgentemente e già il “6 luglio è stata ripristinata la funzionalità dell’ascensore di via Fusco”. “Permangono, invece, criticità per l’altro edificio, dovute ai tempi di reperimento dei materiali per la riparazione”.

Nel frattempo, ha aggiunto, “il Settore Welfare, Salute e Coesione sociale, in collaborazione con il Servizio di mediazione di Acer, ha effettuato un monitoraggio delle situazioni degli inquilini, per verificare eventuali necessità”. Inoltre, ha spiegato ancora Maletti, al fine di programmare interventi di “supporto agli inquilini che non abbiano la possibilità di avere sostegno e aiuto dalle proprie famiglie, sono stati presi contatti con Croce Rossa e Croce Blu”.

Infine, per quanto riguarda le iniziative da prendere per evitare il ripetersi di situazioni analoghe, l’assessora ha detto che Acer ha già predisposto un piano di sostituzione degli ascensori più vecchi, aggiungendo però che tale intervento “risulta molto oneroso e sarebbe attualmente a totale carico del fondo manutentivo, alimentato con i canoni di locazione degli utenti”. Per questo, ha concluso, “stiamo facendo una verifica di diversi impianti di ascensori per valutare l’impatto economico e verificare la disponibilità delle risorse” ed è intenzione dell’Amministrazione “sollecitare la Regione per il finanziamento o rifinanziamento delle linee di intervento dedicate al fine di manutenere o migliorare gli impianti ascensore esistenti, se tecnicamente possibile”.

Dopo la trasformazione delle interrogazioni in interpellanza, Luca Negrini (Fratelli d’Italia) ha parlato di “risposta puntuale” dell’assessora, sottolineando l’importanza di riservare un’attenzione specifica alla manutenzione, anche da parte della Regione, soprattutto per il monitoraggio e la gestione degli ascensori. Parlando anche di spazi spesso angusti che rendono difficile il passaggio delle barelle durante gli interventi di soccorso, il capogruppo ha evidenziato la necessità di reperire fondi per migliorare e potenziare la manutenzione, tenuto conto che le aziende incaricate non sono sempre vicine, e ciò può causare ritardi negli interventi. Negrini ha concluso invitando a mantenere alta l’attenzione su queste abitazioni e si è impegnato a portare la questione anche in Regione per ottenere ulteriori finanziamenti.

Andrea Mazzi (Modena in ascolto) ha evidenziato che i problemi degli ascensori incidono sulla qualità della vita e possono causare anche danni gravi alle persone. Il consigliere ha quindi sottolineato che, a un mese dall’inizio del problema, uno dei due ascensori è ancora guasto. Mazzi ha dunque chiesto se nel capitolato della manutenzione siano previsti tempi massimi di intervento e, in caso contrario, di “adeguarli rapidamente”. Infine, ha sollecitato il Comune a collaborare attivamente con Acer per verificare e risolvere queste criticità, assicurandosi che i fornitori offrano garanzie affidabili.

In replica, Katia Parisi ha sostenuto l’importanza di “lavorare insieme per garantire il diritto all’abitare”, soprattutto ai più fragili che abitano in alloggi Ers, dando risposte concrete: “Sul tema dell’abitare non faremo mai mancare la nostra collaborazione”.

Francesca Maletti ha replicato sostenendo che, con una popolazione sempre più anziana, è giusto effettuare verifiche, “ma è impensabile farlo con le sole risorse derivanti dai canoni”. Sottolineando l’importanza di monitorare le tempistiche di intervento, l’assessore si è soffermata su via Tignale del Garda, ricordando che la rottura dell’ascensore è avvenuta il 20 giugno e che i tecnici sono intervenuti entro 24 ore, “ma il danno è ingente”. Maletti ha quindi ricordato che a Modena sono presenti quasi 2.900 appartamenti di edilizia residenziale pubblica, di cui circa 120 non assegnati perché necessitano di importanti manutenzioni: “Serve quindi trovare risorse e modalità per rimetterli a disposizione dei cittadini che ne hanno diritto”.

















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