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Fallimento Opera, il tribunale sblocca la richiesta di cassa integrazione per 146 lavoratori

Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil accolgono l’esito positivo della loro richiesta, confermata nel tavolo regionale sulla crisi di Opera Group del 20 giugno: il Tribunale di Modena ha sbloccato la richiesta di cassa integrazione per 146 lavoratrici e lavoratori, cioè il personale in forza all’azienda al momento dell’atto di liquidzione. Ora per le lavoratrici ed i lavoratori potrà essere riconosciuta la copertura sociale, l’ultimo passaggio obbligato è il via libera del Ministero del Lavoro sul cui tavolo è stata depositata la domanda di cassa integrazione.

Da quel momento il focus sarà l’attuazione del piano regionale di politiche attive che prevede percorsi di formazione, riqualificazione e ricerca di nuovi posti di lavoro per il personale di Opera.

Il prossimo appuntamento sarà il 3 luglio, data nella quale il Ministero si pronuncerà sulla cassa integrazione straordinaria. In caso di esito positivo, l’ammortizzatore coprirà i lavoratori dal giorno della liquidazione giudiziale, avvenuta il 14 maggio 2025 – spiegano i tre sindacati – aggiungono Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil -. Auspichiamo un esito positivo anche per dare alla curatela modo di portare avanti le interlocuzioni con i soggetti economici o imprenditoriali potenzialmente interessati a dare continuità ai siti di Camposanto e Maranello“.

L’assessore Paglia: “Un po’ di respiro per i lavoratori mentre prosegue la ricerca di realtà imprenditoriali interessate a rilevare il sito produttivo”

“Oggi è arrivato un risultato positivo: la conferma da parte del curatore che il giudice ha concesso la possibilità di richiedere la cassa integrazione straordinaria per cessazione per tutti i lavoratori di Opera Group, retroattiva dal 14 maggio e fino al 31 dicembre 2025. La domanda è stata già inoltrata al Ministero del Lavoro e siamo in attesa di una convocazione ufficiale”. Così l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia.

Questo – ha aggiunto Paglia – permetterà ai lavoratori di prendere respiro, ma la nostra attenzione resta alta. Il commissario ha riferito che sta portando avanti degli incontri esplorativi per trovare una soluzione industriale del sito di Camposanto e Maranello”.

 

















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