
Sarà una vera e propria costellazione di eventi quella che, venerdì 6 giugno, illuminerà Modena per la Notte degli Archivi, appuntamento nazionale promosso da Archivissima, che quest’anno si presenta con un titolo che è già una dichiarazione d’intenti: #dallapartedelfuturo. La città, con la rete degli Archivi di Modena, aderisce per il quarto anno consecutivo con un programma diffuso, ricchissimo di iniziative, in cui la storia si intreccia al presente e si proietta verso il domani.
Quattordici archivi cittadini – tra enti pubblici, fondazioni, associazioni e realtà culturali – aprono le loro porte al pubblico, trasformandosi per una sera in luoghi vivi, narranti, accoglienti. In tutta la città, fino a tarda sera, si susseguiranno mostre, installazioni artistiche, visite guidate, narrazioni teatrali, esperienze digitali, laboratori e performance. L’accesso è libero e gratuito, a sottolineare il valore civile di questi scrigni di memoria, troppo spesso percepiti come luoghi chiusi o destinati solo agli addetti ai lavori.
“Gli archivi sono una scoperta quotidiana, custodiscono il passato, aiutano ad interpretare il presente e rappresentano strumenti utili per immaginare il futuro”, spiega l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi. “Archivissima è un progetto cresciuto negli anni, con l’obiettivo di aprire sempre di più gli Archivi, alla nostra città, ampliando il pubblico di fruitori e rendendo sempre più permeabili gli Istituti culturali.”
L’iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa all’Archivio Storico del Comune di Modena, a Palazzo dei Musei, in viale Vittorio Veneto 5 dall’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, Gabriella Roganti, coordinatrice Archivio Storico Comunale, capofila di Archivi di Modena in rete #4, Laura Niero, responsabile archivio Istituto Storico di Modena, e Caterina Liotti, responsabile archivi del Centro Documentazione Donna.
A rendere ancor più coinvolgente l’edizione 2025, torna anche quest’anno l’Archibus, navetta speciale che accompagna i visitatori lungo un itinerario urbano che collega sei sedi: l’Archivio Anmig, il Centro Documentazione Donna, l’Istituto Storico di Modena, l’Archivio Storico Bper Banca, l’Archivio dell’Architetto Cesare Leonardi e il Collettivo Amigdala con l’Archivio delle Fonti Orali. Un viaggio nella memoria collettiva, animato da narrazioni e visite guidate, con partenza alle 16.30 da piazzale Sant’Agostino e rientro previsto entro le 21.10. La partecipazione è gratuita ma con posti limitati, ed è necessaria la prenotazione (tel. 059 2021598, email: lagalleria@bper.it).
Il programma è un vero mosaico di linguaggi e sensibilità, capace di restituire la complessità e la ricchezza dei patrimoni documentari della città. All’Archivio Storico del Comune di Modena, l’artista Lucietta Righetti, in dialogo con gli studenti dell’IIS Venturi e Palestra Digitale MakeitModena, propone “Prossimamente”, una mostra in cui i ricordi d’infanzia prendono nuova forma nel digitale, trasformando la memoria personale in esperienza collettiva. L’inaugurazione è prevista per le 18.30, ma lo spazio sarà visitabile dalle 14 alle 21.
All’Archivio Storico Diocesano si riflette sul concetto di “futuro anteriore”, esplorando metodi antichi e moderni di archiviazione, con una dimostrazione pratica in programma alle 18.30. Di grande fascino anche il percorso proposto dall’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti, che dalle 17.30 in poi presenta un progetto di digitalizzazione della collezione numismatica Rangoni, tra archeologia, tecnologia e didattica.
L’Archivio della Bonifica Burana, dalle 16 alle 19, invita a scoprire come nasce un’opera idraulica, dal disegno tecnico alla realtà aumentata, con una speciale presentazione in 3D del nuovo impianto idraulico dell’area Modena-Bomporto-Bastiglia. L’Archivio di Stato di corso Cavour 21 celebra invece la grande tradizione musicale e teatrale della corte estense, con una mostra dedicata alle politiche culturali dei duchi di Modena nel Seicento, visitabile dalle 18 alle 19.30.
Alla Fondazione Collegio San Carlo, la danza barocca diventa metafora educativa: tre spettacoli (alle 18.30, alle 19.30 e alle 21) nel cortile dell’istituzione mettono in scena il potere formativo del corpo e della voce. L’Archivio Anmig, all’interno della Casa del Mutilato, restituisce dalle 16.30 alle 20 invece il senso civile della memoria, in un percorso tra carteggi e testimonianze nate dal trauma bellico ma rivolte a un’idea di pace.
Il Centro Documentazione Donna propone dalle 17 alle 20 un racconto potente e necessario: “Vogliamo (ancora) cambiare il mondo” è un viaggio nelle parole delle donne che, tra diritti, libertà e autodeterminazione, parlano ancora oggi al nostro futuro. In parallelo, l’Istituto Storico di Modena di via Ciro Menotti apre la Sala Ulivi per interrogarsi su come “vorremmo vivere domani”, tra i manifesti della RSI e le lettere delle brigate partigiane, in dialogo con l’eredità morale di Giacomo Ulivi.
All’Archivio Storico BPER Banca, il pubblico può ripercorrere la storia dei pagamenti digitali, dai primi esperimenti con la carta di credito fino ai sistemi odierni, sempre più invisibili e immateriali. L’Archivio Leonardi mette in mostra la ricerca visionaria di Cesare Leonardi e Franca Stagi sul verde urbano e la progettazione con gli alberi. In via Nicolò Biondo 86, il Collettivo Amigdala con l’Archivio delle Fonti Orali invita a scoprire PerMeA, piattaforma che collega racconti e memorie come fossero costellazioni celesti.
Il racconto si allarga oltre i confini cittadini. A Vignola, il Polo Archivistico dell’Unione Terre di Castelli propone una riflessione su educazione e senso civico, valori fondanti di ogni società, mentre la Provincia di Modena affida a un podcast – “Esposti al futuro” – il compito di rielaborare storie antiche con sensibilità contemporanea.
Il programma completo e aggiornato è disponibile sul sito internet www.archivissima.it e sui profili social degli archivi partecipanti.