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Solidarietà di Rifondazione Comunista ai lavoratori della Ceramica Opera

Rifondazione Comunista Modena esprime piena solidarietà alle lavoratrici e lavoratori degli stabilimenti della ceramica Opera di Camposanto, dove ha sede la produzione con 112 lavoratori, e Maranello, dove si trova la sede legale e amministrativa con 35 dipendenti.

Ci schieriamo con i sindacati per chiedere l’immediata attivazione degli ammortizzatori sociali e soluzioni diverse rispetto alla inaccettabile prospettiva della chiusura e del licenziamento di 147 dipendenti delle sedi di Camposanto e Maranello.

Non è giusto che siano lavoratrici e lavoratori a pagare il prezzo della crisi finanziaria e debitoria dell’azienda. Situazione che ha portato il Tribunale a chiedere la liquidazione giudiziaria del gruppo, lasciando le maestranze senza retribuzione, senza ammortizzatori sociali dopo la scadenza della cassa integrazione straordinaria il 24 maggio, e con stipendi arretrati ancora da percepire.

I dipendenti, che in questi anni hanno sempre garantito la produzione, non hanno alcuna responsabilità di questa situazione, e non è accettabile che rimangano senza alcun sostegno economico, che azienda e istituzioni hanno il dovere e l’obbligo di assicurare.

In particolare, per il territorio di Camposanto e dell’intera bassa modenese, la perdita di 112 posti di lavoro rappresenta un colpo durissimo all’economia locale. È necessario agire subito per tutelare i lavoratori e il tessuto produttivo del territorio, contrastando un modello di sviluppo che non metta al centro le persone e il lavoro.

Rifondazione Comunista si mette a disposizione dei lavoratori e dei sindacati per ogni forma di mobilitazione e supporto alla vertenza che possa essere necessaria.

Rifondazione Comunista Federazione di Modena

















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