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Bologna Estate, al Padiglione Esprit Nouveau CLOSER – Becoming the city, la rassegna a cura di Adiacenze

Dal 21 maggio al 19 luglio, un programma di incontri, mostre, aperitivi culturali, performance e musica dentro il Padiglione e nell’area verde di piazza della Costituzione

Prende il via mercoledì 21 maggio, CLOSER– Becoming the city la rassegna di Bologna Estate 2025 che attraverso i linguaggi dell’arte indaga le relazioni contemporanee, in un programma diffuso tra maggio e luglio, curato da Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi, co-direttori artistici di Adiacenze.

Dopo una prima edizione dedicata ai temi della comunicazione e dell’informazione, ispirata all’eredità di Guglielmo Marconi, quest’anno CLOSER – Becoming the city si concentra sullo spazio urbano come luogo di relazione e propone mostre, talk, djset, performance e workshop con la partecipazione di artisti, ricercatori e collettivi da contesti locali, nazionali e internazionali.
Grazie al progetto di Adiacenze, il Padiglione, costruito nel 1925 per l’Esposizione Internazionale di Parigi e ricostruito a Bologna nel 1977, diventa oggi il centro pulsante di una riflessione sul presente e futuro delle città, sull’abitare, il co-abitare e le trasformazioni urbane in corso.
CLOSER – Becoming the city restituisce al Padiglione una funzione culturale viva, attivandolo come spazio esperienziale, luogo di incontro e osservatorio sulle dinamiche urbane contemporanee, in un dialogo tra arte, architettura e società.

Il programma di maggio
La kermesse apre ufficialmente al pubblico il 21 maggio dalle 18.30 con Asymmetric Visions, workshop-presentazione sull’architettura investigativa condotto da Tareq Tamimi di LIMINAL, gruppo di ricerca del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, con una video-installazione visitabile fino al 27 maggio. Nella stessa serata si svolgerà il primo appuntamento della rassegna musicale Libere frequenze, curata da Leonardo Vita, con due concerti live dalle 21.30. Il 23 maggio è dedicato a Giochi Preziosi, talk e presentazione con Beatrice Citterio parte della rassegna Terrapolis – Transversal Worlds, Posthuman Futures, a cura del collettivo Parsec, che ritornerà anche nel mese di luglio con una performance. Il 30 e 31 maggio prende forma BLACK NOUVEAU, rassegna curata dalla rivista d’arte contemporanea quindicinale bilingue art-frame in collaborazione con lo spazio espositivo veneziano Circuit, che intreccia quattro talk sul rapporto tra spazio urbano, arte e tecnologia, con installazioni multimediali e dj set. Sempre il 31, il Collettivo Rosole propone un primo appuntamento con il Crochet club, esperienza relazionale basata su pratiche tessili collettive.

Anticipazioni dalla programmazione di giugno e luglio
Nei mesi di giugno e luglio, la programmazione curata da Adiacenze prosegue con un articolato calendario di appuntamenti che coinvolge una rete di realtà locali, nazionali e internazionali in dialogo attivo attorno alla tematica della rassegna. Si segnalano, tra gli appuntamenti più attesi, le nuove puntate live del Fuorisedia Podcast, le performance di Caterina Gobbi e Hannes Egger curate da SONRO, tre serate di screening curate rispettivamente da Adiacenze (con le opere di Mateo Vega, Alicia Cano e altri), il Cinema Galleggiante di Venezia e il collettivo TAC – Temporary Anthropological Community di Bologna, la scrittura performativa di Wu Ming 2, la riflessione politica del talk sul progetto Ghost Platform di Benjamin Gerdes e un convegno di due giorni sulla poesia contemporanea curato da Lo Spazio Letterario in collaborazione con l’Université Sorbonne di Parigi.
E ancora, Sara Bonaventura espone la sua ricerca artistica attualmente in corso sulla rigenerazione dei siti post-industriali a partire da Porto Marghera, i Fratelli Broche propongono un’installazione e un happening tra arte e rifiuto urbano e Massimo Carozzi, Federico Bacci, Francesco Eppesteingher cureranno una giornata dedicata alle radio di comunità. Durante Open Tour al Padiglione saranno esposti anche i lavori degli studenti di diversi Bienni ABABO (tutor: Anna de Manincor, Adelita Husni-Bey, Fabiola Naldi, Antonio Rovaldi, Davide Tranchina).
A queste presenze si affiancano le energie di collettivi di ricerca, spazi indipendenti e associazioni (Lo Spazio Letterario, Parsec), curatori (Davide Colaci), l’Université Sorbonne di Parigi, l’Università di Bologna (LIMINAL, Into the Black Box, Dipartimento Arti Visive; TAC – Temporary Anthropological Community, Dip. Antropologia), e gli studenti del Conservatorio di Bologna e l’Accademia di Belle Arti di Bologna, che fanno della collaborazione il cuore pulsante di una rassegna pensata come piattaforma viva, capace di generare connessioni e immaginari condivisi.

A questo link il programma completo di CLOSER – Becoming the city:
https://www.bolognaestate.it/festivals/closer-becoming-the-city

CLOSER – Becoming the city si svolge nell’ambito di Esprit Nouveau Bologna 2025-2027, il progetto del Comune di Bologna che valorizza il Padiglione Esprit Nouveau bolognese a 100 anni dalla progettazione dell’originale di Le Corbusier a Parigi. Per informazioni e per consultare l’avviso pubblico per la selezione di progetti in ambito culturale e creativo da svolgersi nel Padiglione Esprit Nouveau nel biennio 2025-2027, consulta questa pagina web.

















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