Nel corso di un’articolata attività investigativa condotta sotto il coordinamento della
Procura della Repubblica, i Carabinieri della Stazione di Spilamberto hanno dato esecuzione
ad un provvedimento restrittivo riferito ad una violenta rapina, avvenuta nella tarda serata del 3 maggio scorso in piazza Leopardi in danno di un giovane cittadino italiano.
In quella circostanza, la vittima – un ventiduenne – era stata aggredita da un gruppo di cittadini stranieri che, dopo averlo colpito alla testa con un bastone, si erano impossessati del suo telefono cellulare e del portafogli. Il giovane era stato soccorso e trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vignola, dove era stato giudicato guaribile con una prognosi di 30 giorni.
L’immediato intervento dei Carabinieri, l’analisi delle immagini acquisite dai sistemi di
videosorveglianza presenti in zona e le dichiarazioni di alcuni testimoni, hanno permesso di
individuare e identificare rapidamente tre indagati.
Il 5 maggio, i carabinieri hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un uomo di 38 anni
di nazionalità tunisina senza fissa dimora e con precedenti di polizia. L’uomo è stato rintracciato in un edificio abbandonato lungo la via Vignolese, dove si era introdotto abusivamente.
Al momento del fermo indossava ancora indumenti macchiati di sangue, poi sottoposti a
sequestro.
Quattro giorni dopo, i carabinieri hanno eseguito l’ordinanza applicativa della misura della
custodia in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena, su conforme richiesta di della Procura, nei confronti di un secondo indagato, un giovane di 24 anni di nazionalità tunisina, gravemente indiziato della suddetta rapina.
Infine il 18 maggio è stato rintracciato e tratto in arresto il terzo indagato gravemente indiziato della rapina, di anni 27 e di nazionalità tunisina; l’uomo era destinatario del medesimo provvedimento cautelare emesso in data 8 maggio 2025 dal G.I.P. del Tribunale di Modena su richiesta della Procura.
Tutti gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti sino alla sentenza irrevocabile di
condanna.