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Il CdA del Gruppo Hera approva i risultati del primo trimestre 2025

La relazione trimestrale consolidata al 31 marzo evidenzia un miglioramento dei principali indicatori economico-finanziari. Prosegue anche la crescita degli investimenti e la riduzione dell’indebitamento finanziario

Presidente Esecutivo Cristian Fabbri e AD Orazio Iacono – Gruppo Hera

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal Presidente Esecutivo Cristian Fabbri, ha approvato oggi all’unanimità i risultati consolidati al 31 marzo 2025.

Il primo trimestre del 2025 si è chiuso con risultati economici e investimenti in crescita, con un livello di solidità finanziaria in ulteriore miglioramento rispetto alla fine del 2024. Le buone performance sono guidate dalla strategia multibusiness del Gruppo, bilanciata tra attività regolate e a libero mercato, con la consueta attenzione verso la sostenibilità.

Ricavi per oltre 4,3 miliardi

Nel primo trimestre 2025, i ricavi sono stati pari a 4.321,3 milioni di euro, in aumento del 28,3% rispetto ai 3.368,6 milioni dell’analogo periodo del 2024, principalmente per la crescita dei prezzi delle commodity energetiche e l’incremento della base clienti energy (+20%), che compensano i minori volumi venduti di gas per i sempre più diffusi interventi di risparmio energetico finalizzati alla riduzione delle emissioni climalteranti. Si registrano inoltre maggiori ricavi nell’area ambiente, conseguenti ad esempio alla crescita del mercato industria grazie allo sviluppo nelle attività di bonifica, e nel business dell’illuminazione pubblica, per l’avanzamento dei cantieri dei lavori di riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione.

 

Margine operativo lordo (MOL) in lieve crescita a 418,0 milioni

Il margine operativo lordo al 31 marzo 2025 si attesta a 418,0 milioni di euro, in lieve crescita (+0,2%) rispetto ai 417,1 milioni del primo trimestre 2024. Il risultato evidenzia una crescita strutturale, sostenuta da tutti i business, in grado di compensare il venir meno di opportunità temporanee che avevano caratterizzato l’analogo periodo del 2024.

 

Risultato operativo netto e risultato ante-imposte in aumento

Il risultato operativo netto al 31 marzo 2025 sale a 247,2 milioni di euro, in lieve crescita (+0,5%) rispetto ai 245,9 milioni del primo trimestre 2024. La riduzione degli accantonamenti nei mercati di ultima istanza ha compensato i maggiori ammortamenti per gli investimenti di sviluppo, che hanno incrementato il valore degli asset del Gruppo in particolare nei settori regolati e nel trattamento rifiuti, e per le attività di acquisizione di nuovi clienti nel settore energy. Anche il risultato ante-imposte è in aumento e si attesta a 234,0 milioni di euro (+9,9%) rispetto ai 212,9 milioni al 31 marzo 2024, grazie in particolare a maggiori efficienze nella gestione finanziaria in conseguenza delle ottimizzazioni avviate nel corso del precedente esercizio.

 

Utile netto di pertinenza degli Azionisti in crescita a 153,7 milioni

Le solide performance operative e finanziarie consentono all’utile netto di salire a 163,8 milioni di euro (+6,8%), rispetto ai 153,3 milioni al 31 marzo 2024. In crescita anche l’utile netto di pertinenza degli Azionisti del Gruppo che si attesta a 153,7 milioni di euro (+7,4%), rispetto ai 143,1 milioni al 31 marzo 2024. Questi risultati confermano gli obiettivi di creazione di valore definiti nel Piano industriale.

 

Investimenti operativi lordi in aumento e mantenimento della solidità finanziaria del Gruppo

Gli investimenti operativi del Gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale, raggiungono i 191,6 milioni di euro (+22,2%) rispetto ai 156,8 milioni al 31 marzo 2024. Tale incremento è riconducibile principalmente alla filiera del ciclo idrico e dell’ambiente.

Il valore complessivo dell’indebitamento finanziario netto risulta in miglioramento e si attesta a 3.896,9 milioni di euro, in calo di 67 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2024, grazie alla positiva generazione di cassa che è stata in grado di coprire integralmente l’incremento del capitale circolante e degli investimenti. In miglioramento rispetto al dato di fine 2024 è anche il rapporto debito netto/MOL, pari a 2,45x nel primo trimestre 2025. Si rafforza la solidità finanziaria con una flessibilità che permetterà alla multiutility di continuare a cogliere ulteriori opportunità di crescita, sia organica che per linee esterne, anche se non incluse nel Piano industriale.

 

Area gas

Per quanto concerne l’area gas – che comprende i servizi di distribuzione e vendita gas metano, teleriscaldamento e servizi di efficienza energetica – il MOL evidenzia un andamento in crescita a 187,3 milioni di euro (+1,8%), rispetto ai 184,0 milioni al 31 marzo 2024. Un risultato a cui hanno contribuito la performance positiva dei mercati tradizionali di vendita, che ha più che compensato la riduzione del contributo dei mercati di ultima istanza, e i ricavi regolati di distribuzione gas, su cui hanno inciso la rideterminazione delle tariffe per i servizi di distribuzione e misura per il periodo 2020-2025, la crescita della Rab degli asset di proprietà del Gruppo e il recepimento dell’aumento inflattivo.

Nel primo trimestre 2025 gli investimenti lordi effettuati nell’area gas ammontano a 38,4 milioni di euro, relativi a reti e impianti della distribuzione gas, all’acquisizione di nuovi clienti nella vendita e al servizio di teleriscaldamento. Tra i principali interventi si segnalano nel teleriscaldamento l’interconnessione CAAB Pilastro di Bologna e i lavori per la realizzazione dell’impianto di produzione dell’idrogeno a Trieste, mentre prosegue in parallelo il progetto della Hydrogen Valley di Modena.

Il numero di clienti gas si attesta a quota 2 milioni di unità.

Il contributo dell’area gas al MOL di Gruppo è pari al 44,8%.

 

Area energia elettrica

Il MOL dell’area energia elettrica – che comprende i servizi di distribuzione, vendita di energia elettrica, produzione e illuminazione pubblica – si attesta a 60,8 milioni di euro, rispetto ai 71,2 milioni dell’analogo periodo 2024. Tale diminuzione è dovuta al minore contributo della salvaguardia elettrica compensata dai maggiori margini di distribuzione energia elettrica, a seguito degli aggiornamenti tariffari e dell’incremento della Rab.

Il numero di clienti elettrici è aumentato del 48,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, superando i 2,6 milioni di unità, grazie all’acquisizione avvenuta a luglio 2024 dei clienti domestici nel Servizio a Tutele Graduali, alle attività di sviluppo commerciale sul mercato libero e all’aumento dei clienti sul mercato della salvaguardia per effetto della nuova gara per il periodo 2025-2026.

Per quanto concerne l’illuminazione pubblica, nel corso del primo trimestre 2025 sono stati acquisiti oltre 42.000 punti luce in 19 nuovi comuni, principalmente in Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Umbria, e Sardegna e continua a crescere la percentuale dei punti luce con lampade a led, a riconferma dell’attenzione costante per una gestione sempre più efficiente e sostenibile.

Nel primo trimestre 2025 gli investimenti lordi effettuati complessivamente nell’area ammontano a 26,4 milioni di euro, soprattutto nella distribuzione di energia elettrica per la manutenzione e il potenziamento di impianti e reti di distribuzione nei territori di Modena, Imola, Trieste e Gorizia e il miglioramento della resilienza degli asset.

Il contributo dell’area energia elettrica al MOL di Gruppo è pari al 14,5%.

 

Area ciclo idrico

Al 31 marzo 2025 il MOL dell’area ciclo idrico integrato – che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura – sale a 71,2 milioni di euro, in crescita (+8,9%) rispetto ai 65,4 milioni dell’analogo periodo 2024. La crescita è riconducibile prevalentemente ai maggiori investimenti realizzati con misure volte a promuovere e valorizzare interventi per la sostenibilità e la resilienza dei territori serviti.

Nel primo trimestre 2025 gli investimenti effettuati nell’area ciclo idrico, al lordo dei contributi in conto capitale, salgono di 27,5 milioni e si attestano a 75,8 milioni (46,9 milioni nell’acquedotto, 20,7 milioni nella fognatura e 8,2 milioni nella depurazione), principalmente destinati a potenziare e rendere ancora più efficienti le infrastrutture, per garantire qualità e continuità dei servizi, migliorare la resilienza e mitigare così gli impatti dei cambiamenti climatici.

Gli investimenti nell’acquedotto sono finalizzati al potenziamento e rinnovo della rete di distribuzione; nella fognatura, oltre agli interventi manutentivi di riqualificazione della rete in diversi territori serviti, si segnala l’avvio della realizzazione delle vasche sud a Rimini nell’ambito del piano di salvaguardia della balneazione (Psbo); nella depurazione rientrano l’adeguamento e potenziamento dei depuratori di Lugo e di Ravenna.

Il contributo dell’area ciclo idrico integrato al MOL di Gruppo è pari al 17%.

 

Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:

“Nel primo trimestre abbiamo registrato una solida crescita dei risultati economico-finanziari, con un ulteriore rafforzamento della posizione patrimoniale. Il MOL è salito a 418 milioni di euro con un incremento strutturale della marginalità di tutte le aree di business, che ha compensato il venir meno delle componenti straordinarie che avevano caratterizzato il primo trimestre 2024. Gli investimenti operativi lordi sono stati pienamente autofinanziati grazie all’aumento dei flussi di cassa e hanno superato i 190 milioni di euro, in crescita di oltre il 22%: gli investimenti per migliorare ulteriormente la resilienza degli asset nel ciclo idrico integrato sono cresciuti del 57%, mentre quelli per potenziare la dotazione impiantistica nel trattamento rifiuti sono aumentati del 40%. La creazione di valore alla base della nostra strategia industriale è confermata anche dalla crescita del rendimento dal capitale investito, che sale al 10,3%”.

 

Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:

“I risultati conseguiti dal Gruppo Hera nel primo trimestre 2025 confermano la nostra capacità di proseguire nel percorso di crescita, anche in uno scenario macroeconomico complesso, mantenendo al centro resilienza, sostenibilità e innovazione e confermando la solidità del nostro modello di business. Le buone performance operative e finanziarie hanno favorito un incremento del 7,4% dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che è salito a 153,7 milioni di euro al 31 marzo 2025. La positiva generazione di cassa è stata in grado di coprire integralmente l’incremento del capitale circolante e degli investimenti e ha contribuito a migliorare ulteriormente la flessibilità finanziaria, portando il rapporto debito netto/MOL a 2,45x, inferiore rispetto alla leva di fine 2024, rappresentando un punto di forza per indirizzare future opportunità di crescita esterna”.

 

 

 

















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