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La V Commissione sul cantiere Repac: Provincia ”Inziativa lodevole”

La V Commissione consiliare della Provincia (Politiche economiche, Politiche del Lavoro) ha visitato questa mattina il cantiere del polo scolastico Einaudi, a Correggio dove la Provincia sta sperimentando l’innovativo sistema REPAC per il controllo delle presenze sul cantiere, realizzato da NuovaQuasco, su commissione della Provincia, per combattere il lavoro nero e irregolare.

Il REPAC è in sostanza un dispositivo tecnologico di ultima generazione in grado di monitorare in tempo reale tutte le presenze sul cantiere mettendo poi tutti i dati a disposizione degli Enti preposti alla vigilanza e al controllo. L’estrema sicurezza di REPAC si basa sull’associazione di due codici univoci che caratterizzano il tesserino del possessore, uno dei quali generato in base ai dati biometrici di un’impronta digitale.

I consiglieri provinciali, mostrando grande interesse, hanno posto ai tecnici numerose domande circa le modalità di funzionamento e le possibili estensioni di questa sperimentazione che per ora è unica in Italia. Per tutti il presidente della Commissione Giuseppe Domenichini ha dichiarato: “Il giudizio è senz’altro positivo. Lodevole che l’Ente pubblico sperimenti per primo queste forme molto innovative per arginare le conseguenze che derivano dall’impiego di manodopera irregolare. E’ ovvio però che occorrerà verificare attentamente la fattibilità di un’adozione più ampia del sistema. Una valutazione più precisa, anche in termini di rapporto costi-benefici potrà essere fatta solo più avanti”.

“La Provincia – ha affermato poi l’assessore provinciale al Lavoro Gianluca Ferrari – ha costruito un prodotto innovativo che prima non c’era e che a fine sperimentazione, a costi accessibili a tutti, potrà essere replicato in tutti i cantieri pubblici e privati. REPAC non è solo un sistema di verifica in tempo reale, ma produce altri due effetti non meno importanti, da una parte imponendo ai direttori dei lavori maggiori controlli, e dall’altra producendo una maggior selezione delle ditte che partecipano alle gare di appalto. Infatti il bando pubblicato dalla Provincia non era al massimo ribasso, ma secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa. Un altro esempio concreto che altri Enti locali stanno seguendo”.

















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