L’allargamento del Parco dei Sassi di Roccamalatina, la cui superficie complessiva passerà da 1.119 a 2.303 ettari, rappresenta «un’opportunità di sviluppo del territorio, non certo un freno». Lo afferma l’assessore provinciale all’Ambiente Alberto Caldana nella lettera che nei giorni scorsi è stata inviata ai residenti dell’area interessata in vista dell’approvazione in Consiglio provinciale del nuovo Piano territoriale del Parco già adottato lo scorso giugno.
Con l’allargamento il Parco arriverà a comprendere i borghi storici di Montecorone e Montalbano, i boschi del Monte della Riva, il Bosco delle Tane e il Sasso di S.Andrea, tutte località nel comune di Zocca; entrano nel Parco anche alcune emergenze nel comune di Marano: i prati e i boschi del Parco faunistico di Festà e il Centro naturalistico le Cince. E per collegare queste emergenze al Parco già esistente aumenta anche la cosiddetta “area contigua” di preparco.
Nella lettera ai residenti l’assessore Caldana sottolinea il valore ambientale dell’iniziativa e le opportunità economiche («I parchi attirano turismo ed è possibile fare nascere nuove attività come ristoranti, agriturismi, bed and breakfast, così come si valorizza l’agricoltura di qualità e i suoi prodotti»), ma precisa anche che non saranno imposti nuovi vincoli alle abitazioni o alle aziende e che la presenza del Parco non sarà di ostacolo alla limitazione della presenza di fauna che provoca danni all’agricoltura, come i caprioli e i cinghiali. Uno specifico accordo Agro-Ambientale, infatti, precisa Caldana prevede sia risorse per l’agricoltura, dal nuovo Piano di sviluppo rurale, sia, per esempio, «un’azione sistematica di limitazione drastica del numero di cinghiali, per rendere la loro presenza compatibile con l’agricoltura e l’ambiente».
Nella lettera ai residenti l’assessore Caldana ricostruisce il percorso intrapreso fin dal 2002, con la consultazione dei Comuni, per l’allargamento dei confini del Parco e conclude invitando i cittadini che chiedono informazioni o chiarimenti a rivolgersi alla Provincia (tel. 059 209401) o alla direzione del Parco (tel. 059 795721). Anzi, Caldana li invita anche a scrivergli direttamente al proprio indirizzo e-mail.
Tra le aree che entrano a far parte del Parco dei Sassi di Roccamalatina spiccano i borghi di Montecorone e Montalbano nel Comune di Zocca.
Montecorone è un caratteristico borgo medievale, posto sulla sommità di uno sperone roccioso, dove è possibile ammirare il seicentesco Oratorio di S.Rocco e la chiesa parrocchiale. Non distante vale la pena visitare il Sasso di S.Andrea sulla cui sommità nidifica il falco pellegrino.
Suggestivo è pure il borgo di Montalbano, posto sulle pendici del Monte della Riva, teatro nel 1945 di una cruenta battaglia tra le forze alleate e i tedeschi lungo la Linea Gotica.
Entra nel Parco dei Sassi anche l’area del Parco faunistico di Festà, oltre 10 ettari dove sono ospitati, allo stato brado, oltre un centinaio tra cervi, daini, caprioli, mufloni, cinghiali e diverse specie di rapaci.
Il Parco, istituito nel 1988, è governato da un ente di gestione composto da Provincia, Comunità montana dell’Appennino Modena Est e Comuni di Guiglia, Zocca, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Vignola e Castelvetro. La sede del Parco si trova a Pieve di Trebbio di Roccamalatina.
Elemento naturale di maggior rilievo sono le spettacolari guglie di arenaria che dominano il territorio circostante. Ma il Parco è soprattutto un’area protetta dove vivono oltre 80 specie di uccelli nidificanti tra cui il falco pellegrino, più di 40 specie di mammiferi tra cui il caprioli, tassi, volpe e istrici. Un recente censimento ha evidenziato, inoltre, la presenza di 767 specie di piante, oltre un terzo della flora presente in Regione.
Tra le bellezze storiche spicca la pieve romanica di Trebbio, la cui fondazione è attribuita dalla tradizione popolare a Matilde di Canossa, diverse case-torri tipiche dell’architettura medievale e vari edifici storici ben conservati, come il Castellaro, la Grilla, Pugnano e la Vignola.