“La scelta della statalizzazione degli Istituti Aldini Valeriani e Sirani ha raccolto il sostanziale consenso di tutti quanti in questi giorni stanno
prendendo posizione pubblica sul tema. Dalla fine del 2006 stiamo lavorando assiduamente a questa scelta, già passata positivamente dalle Giunte della Provincia e poi della Regione, prima di arrivare al Consiglio comunale”.
“Tutta la maggioranza la vuole, sia pur con diversi accenti, tanto è vero che la immediata esecutività della convenzione di statalizzazione tra Comune e Stato e la procedura di voto ad oltranza hanno ricevuto il voto favorevole di tutta la maggioranza consiliare, compresa Sinistra Democratica e l’Altra Sinistra.
Idem sul variegato fronte sindacale: tutti i documenti e pronunciamenti, di ogni provenienza, concordano su questo punto. Già un anno fa uno specifico verbale di accordo, sottoscritto da tutte le sigle, dava il via libera al
Comune per trattare formalmente con lo Stato.
Anche i lavoratori e gli studenti coinvolti non si oppongono alla statalizzazione. Infatti o ne chiedono la proroga di un anno o chiedono che
la statalizzazione venga regolata da una diversa convenzione.
Del resto erano anni che gli Assessori della scuola in carica investivano vanamente energie in viaggi a Roma.
L’intervento diretto del Comune nell’istruzione tecnica e professionale – mai imposto dalla legge – è ormai storia passata in tutto il paese. Il
tentativo di coinvolgere tutte le forze locali a sostegno degli Istituti ha visto il Comune restare in totale solitudine.
Lo strumento della convenzione esige incontro e convergenza di diverse volontà istituzionali, che finora non si erano realizzati. Pertanto abbiamo
lavorato contemporaneamente su due binari: abbiamo sollecitato e atteso la disponibilità del Ministero a realizzare il passaggio e abbiamo operato d’intesa con la Regione sulla innovativa prospettiva del Polo Tecnico Regionale, che apre un nuovo orizzonte.
Entrambe le ipotesi, con lo Stato e con la Regione, sono maturate positivamente in sinergia tra le tre istituzioni, unite nel considerare questa strada capace di non disperdere una tradizione di eccellenza e al
tempo stesso di impostare le condizioni per un rinnovamento oggi, adeguato alla attuale struttura economica e produttiva cittadina, ma anche congruo con assetti istituzionali progressivamente modificati (sia per i nuovi e
diversi poteri e competenze degli enti locali sia per l’affermarsi delle autonomie scolastiche)”.
“Veniamo allora alla sostanza (finalmente!) della convenzione tra Stato e Comune, che prevede un passaggio assai graduale.
La nostra convenzione ha utilizzato il modello del tutto analogo della statalizzazione dell’Istituto Leonardo di Firenze, sottoscritta a febbraio 2007, nonché quello di Modena, concluso pochi giorni fa. Lì nessuno
protesta.
Abbiamo introdotto alcune specificazioni migliorative, nonché è stata nostra preoccupazione inserire alcune salvaguardie attente all’inserimento degli Istituti in quelle che consideriamo un Sistema, in quanto
comprendente anche Fondazione, Sportello Orientamento Lavoro, e Museo. Nel frattempo abbiamo continuato ad investire sugli Istituti, in manutenzione, macchinari e soprattutto stabilizzando tutte le possibili posizioni
lavorative, rimuovendo assieme al precariato la più forte fonte di insicurezza.
Il gruppo di lavoro ha potuto utilizzare l’esperienza validissima del dott. Chiappetta, dirigente Ufficio Scolastico Provinciale, che per il Ministero ha curato altre simili procedure.
Non siamo stati affatto frettolosi. Abbiamo lavorato per più di un anno con scrupolo per una convenzione seria e tranquillante per tutti, tanto che nei vari incontri di discussione sul testo nessun interlocutore ci ha prospettato aspetti che non avessimo già esaminato.
Abbiamo proceduto alla consultazione sindacale, siglando con i Sindacati confederali un testo di verbale di accordo, in cui abbiamo inserito ogni
chiarimento richiestoci, pronte ad inserirne altri e soprattutto dichiarando per iscritto la disponibilità e l’impegno a proseguire il
confronto (poi ripreso anche nell’odg della consigliera Milena Naldi votato dalla maggioranza unita).
Abbiamo ribadito e rinnoviamo disponibilità e impegno a risolvere insieme futuri problemi. Capisco il timore del nuovo. Non vorrei che prevalessero protagonismi e ricerche di visibilità che facciano leva sulla insicurezza e sulla enfatizzazione dell’allarme, ponendo in secondo piano la tutela degli interessi collettivi”.
(Maria Virgilio, assessora Scuola, Formazione, Politiche delle Differenze)


