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Modena: la Stroke Unit della Clinica neurologica ai primi posti in Italia

Sono 750 i pazienti con patologia cerebrovascolare acuta che fra il 2006 e il 2007 hanno avuto ricovero e cura presso la Stroke Unit della Clinica Neurologica dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, diretta dal prof. Paolo Nichelli presso il Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Estense a Baggiovara.


Negli anni 2006-2007, anche grazie all’integrazione con il personale del 118, Pronto Soccorso e Neuroradiologia del Nuovo Ospedale Civile “S.Agostino-Estense” di Baggiovara, sono state effettuate 46 trombolisi endovenosa e 3 trombolisi locoregionali, pari al 9.8% dei pazienti con ictus ischemici ricoverati, un numero ragguardevole di interventi che si colloca ben al di sopra dell’obiettivo europeo, da raggiungere entro il 2010, di trattare con questa terapia l’8% dei pazienti con ictus ischemico.

Sono questi alcuni dati, che a più di due anni di distanza dalla sua creazione, consentono di tracciare il profilo dell’attività della Stroke Unit della Clinica Neurologica modenese, che si guadagna con questi risultati il primo posto assoluto in Emilia Romagna e il quarto in Italia per numero di pazienti trattati con trombolisi.
Sorta nel maggio 2005 la Stroke Unit di Baggiovara rappresenta una struttura creata per garantire la migliore assistenza possibile ai pazienti colpiti da ictus ischemico acuto.

“I trattamenti che eseguiamo con trombolitici, ha precisato il prof. Paolo Nichelli, direttore dell’Unità Operativa di Neurologia e del Dipartimento Integrato di Neuroscienze – sono la sola terapia al momento capace di ridurre mortalità ed esiti invalidanti in questi pazienti, anche se è fondamentale per una buona riuscita, che il trattamento sia effettuato entro le 3 ore dall’esordio dei sintomi e rispettando criteri di inclusione restrittivi, volti al ridurre il rischio, seppur sempre presente, di emorragia cerebrale sintomatica legato alla terapia. Stiamo lavorando per cercare di facilitare l’accesso a questa terapia anche ai pazienti che si trovano nelle aree più remote della nostra provincia”.

Dotata di 6 letti di terapia semi-intensiva e 6 letti di degenza ordinaria, la struttura vede al lavoro 3 neurologi, la dott.ssa Milena Cavazzuti, la dott.ssa Federica Casoni, il dott. Andrea Zini e un neurologo in formazione specialistica. Alto il rapporto infermieri/posti letto nei 6 letti di semi-intensiva che raggiunge 1 a 3. Il team multidisciplinare è composto anche da due logopediste, una neuropsicologa, una fisioterapista e prevede una stretta collaborazione con i medici del 118 e Pronto Soccorso, oltre che con fisiatri, neuroradiologi, cardiologi e chirurghi vascolari.

I dati di efficacia, di riduzione di mortalità e disabilità residua in questi pazienti sono in linea con quelli degli altri Centri di eccellenza europei.

Ammontano, invece, a più di 3500 gli esami neurosonologici (EcoDoppler TSA e EcoColorDoppler Transuranico) effettuati dal personale dell’unità eseguiti a fini diagnostici anche in urgenza.

















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